Dopo un serrato confronto stamane nel vertice con i ministri Bonetti (Famiglia), Catalfo (Lavoro), Spadafora (Giovani e Sport) e i rappresentanti di Comuni, Regioni e Provincie, la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha annunciato un lieve passo in più verso le esigenze delle famiglie dopo aver stabilito con l’ultimo Dpcm di fatto le scuole chiuse almeno fino a settembre. «Il Governo è al lavoro sulla definizione di linee guida specifiche che consentano di far recuperare la dimensione della socialità ai bambini più piccoli, attraverso attività all’aperto»; la titolare del Miur annuncia dunque di mettere a disposizione i cortili e i giardini delle scuole per attività da compiere in estate, anche se l’iter di approvazione sembra ancora lontano «Sappiamo bene che su questo le indicazioni del comitato tecnico-scientifico invitano alla massima prudenza. Si tratta quindi di un puzzle di difficile composizione. Servono cautela e responsabilità. Ma con le giuste precauzioni si possono ipotizzare soluzioni di buonsenso, da programmare nelle prossime settimane, per dare una mano alle famiglie».



Come ribadito da tutti i Ministri presenti nel vertice di questa mattina, serviranno nuovi protocolli e molto rigidi dal punto di vista sanitario «con la massima attenzione alle misure di distanziamento. Ma la dimensione dello stare con i coetanei in spazi aperti e facendo attività motoria è centrale per il benessere psicofisico dei bambini. Pertanto, la scuola non rinuncerà a fare la propria parte per valutare la fattibilità di queste iniziative».



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Come riporta la stessa Ministra Azzolina, nel vertice di questa mattina ha proposto ai colleghi Bonetti, Spadafora e Catalfo oltre ovviamente ai rappresentanti degli enti locali «ho comunicato la possibilità di mettere a disposizione, questa estate, i cortili e i giardini delle scuole. Da affidare a personale esterno. Saranno esclusi naturalmente gli istituti scolastici impegnati nei lavori di edilizia che stanno partendo e che sono necessari in vista di settembre». La dimensione della socialità dei bambini in vista della potenziale ripresa di settembre ma anche un possibile “sgravo” alla famiglia che con il lavoro in ripresa non sempre potrà permettersi di stare a casa a badare ai figli piccoli (anche perché il congedo parentale sarà sì prorogato ma consente comunque il 50% dello stipendio garantito e in alcuni casi le finanze familiari non possono reggere un urto tale).



Nel frattempo, mentre il Miur ha stabilito e pubblicato in Gazzetta Ufficiale i bandi per 62mila docenti pronti al nuovo concorso scuola, la stessa Azzolina ha lanciato nelle ultime ore ipotesi sulle linee guida da seguire per gli Esami di Stato 2020: i colloqui orali dovrebbero cominciare il 17 giugno (quando doveva tenersi originariamente la Prima Prova di italiano) con il possibile cambio di “peso” nei punteggi dopo la rivoluzione imposta dall’emergenza coronavirus. Si potrebbe dunque arrivare a 40/100 per l’orale, mentre dei restanti 60/100 12 saranno costituiti dai crediti del terzo anno, 13 da quelli del quarto e gli altri potrebbero riguardare l’ultimo anno.