SCUOLE CHIUSE, TAR ANNULLA ORDINANZA DE LUCA
È stato accolto il ricorso di alcuni genitori in merito all’ordinanza di Regione Campania contro le scuole chiuse fino al 29 gennaio: perciò da domani, salvo contro-decisioni del Presidente De Luca, le strutture e gli istituti scolastici campani saranno regolarmente aperti come nel resto del Paese. Con regole su Dad, tamponi e casi positivi scanditi dall’ultimo Decreto Covid approvato il 5 gennaio scorso e spiegato nella nota Miur inviata due giorni fa alle scuole.
La notizia arriva a poche ore dalla conferenza stampa del Premier Draghi che illustrerà le nuove misure anti-Covid, con particolare accezione sul fronte scuola e obbligo vaccinale: la quinta sezione del Tar Campania ha accolto il ricorso presentato da alcuni genitori contro l’ordinanza del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nella parte in cui si rinvia al 29 gennaio la ripresa della didattica in presenza per le scuole dell’infanzia, elementari e medie. L’efficacia del provvedimento è immediato, perciò secondo quanto stabilito dal magistrato del Tar Campania Maria Abbruzzese, con decreto cautelare da domani le scuole di tutta la regione sono riaperte.
ACCOLTO RICORSO CAMPANIA, DOMANI SCUOLE APERTE
Nel frattempo a ricorrere contro l’ordinanza di De Luca era intervenuto anche il Governo stesso tramite l’Avvocatura di Stato, su impulso di Palazzo Chigi e del Ministero dell’Istruzione: gli avvocati del Foro erariale (sede di Napoli) hanno presentato ricorso presso il Tar della Campania. Il Tribunale ha accolto anche i ricorsi di Palazzo Chigi, del Miur e del Ministero della Salute, fa sapere l’ANSA con una flash news alle ore 17. Come poi spiega “Il Sole 24 ore”, la difesa della Regione amministrata da Vincenzo De Luca ha sottolineato nel documento presentato al Tribunale Amministrativo, «lo scenario disegnato per la Campania nel report numero 86 della Cabina di Regia Nazionale è della massima gravità (numero 4) e l’indice di ospedalizzazioni in assenza di immediate e drastiche misure annuncia una saturazione dei posti letto entro 30 giorni a partire dal 7 gennaio». L’ordinanza, viene spiegato dagli avvocati di De Luca, «tiene conto anche della diffusione straordinaria della variante Omicron, dei focolai registrati prima della chiusura natalizia nelle fasce della popolazione giovanile e dell’impossibilità di poter eseguire i tracciamenti». Nella sua replica a Regione Campania, accogliendo il ricorso presentato dai genitori campani, il Tar è stato molto netto: «Considerato che neppure risulta che la regione Campania sia classificata tra le “zone rosse” e dunque nella fascia di maggior rischio pandemico e che il solo dato dell’aumento dei contagi nel territorio regionale, neppure specificamente riferito alla popolazione scolastica (nei confronti della quale, peraltro, come detto operano le vigenti disposizioni precauzionali in caso di accertata o sospetta positività) e peraltro neppure certo (posto che se ne lamenta al contrario l’incertezza derivante dall’incompleto tracciamento) e la sola mera possibilità dell’insorgenza di “gravi rischi”», non vi è motivo di grave emergenza per porre la chiusura di tutte le scuole. Ancora secondo l’ordinanza del Tar, riporta “Fanpage”, «è dubbia anche l’idoneità della misura disposta, tenuto conto della prolungata chiusura connessa alle festività natalizie, che non ha, tuttavia, evitato l’aumento registrato dei contagi».