Marche e Trentino Alto Adige “aggiornano” la lista delle scuole chiuse per Coronavirus: nel primo caso si tratta di un decreto “recidivo” da parte del Presidente Ceriscioli che già la scorsa settimana era entrata in conflitto con il Governo per la chiusura delle scuole. Per il Trentino invece si tratta di una chiusura precauzionale per soli 5 istituti fino al prossimo 8 marzo. Giornata convulsa per quanto riguarda il diffondersi del contagio, con le Marche che hanno purtroppo registrato il secondo decesso in Regione dall’inizio dell’epidemia: «Visto l’aggravarsi della situazione poiché nelle Marche siamo arrivati a due decessi e oltre 60 casi di Coronavirus, diffusi principalmente nella provincia di Pesaro Urbino e oggi estesi anche nelle province di Ancona e Macerata, emettiamo una nuova ordinanza» ha spiegato il Governatore Pd Ceriscioli aggiungendo la restante parte della Regione assieme alla provincia di Pesaro-Urbino che già faceva parte per Decreto nella “zona gialla”. «Adottiamo le misure necessarie a contenere la diffusione del contagio, a partire dalla mezzanotte del 4 marzo fino alle ore 24 dell’8 marzo, su tutto il territorio regionale. Quindi in questo periodo in tutte le Marche sono sospese le attività didattiche e le manifestazioni pubbliche di qualsiasi natura», conclude il Presidente. In Trentino sono invece chiusi fino a lunedì le scuole Sacra Famiglia, Salesiani, De Gaspari e liceo Galilei di Trento mentre a Rovereto resta chiusa l’ITI Marconi, come spiegato dal Presidente della Provincia Autonoma di Trentino Maurizio Fugatti. Il tutto a seguito dei 4 casi accertati nelle ultime ore e confermati anche dalla Protezione Civile nell’ultimo bollettino stampa sul Coronavirus (qui tutti gli aggiornamenti): «La possibilità di contagio nelle scuole sono minimali, ma la chiusura è una scelta presa per precauzione», spiega Fugatti. (agg. di Niccolò Magnani)
57ENNE POSITIVA AD ACROPOLI: CHIUSO LICEO
Nuovo caso di scuole chiuse per coronavirus in Italia. L’ultima segnalazione ci giunge dal comune di Agropoli, in provincia di Salerno (Campania). Una donna di 57 anni, insegnante di matematica presso il liceo locale “Alfonso Gatto”, è risultata essere positiva al virus dopo che si era recata a Parma durante le recenti vacanze di carnevale, per stare qualche giorno assieme al figlio. Al rientro in paese, però, ha accusato i primi sintomi, e dopo di che è giunta la diagnosi. Il primo cittadino di Agropoli ha così deciso di chiudere la scuola per due giorni. Va sottolineato come l’insegnante in questione non abbia avuto alcun contatto con altri docenti e gli allievi dell’istituto, ma comunque le autorità stanno cercando di ricostruire con esattezza tutti gli spostamenti della donna. A disporre la chiusura del liceo, come detto sopra, il primo cittadino di Agropoli, Adamo Coppola. La positività della donna era già stata confermata presso il Cotugno di Napoli, e ora si attendono le controanalisi ufficiali. In quarantena la famiglia della donna e le persone entrate in contatto con lei negli ultimi sette giorni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SCUOLE CHIUSE PER CORONAVIRUS: RIAPRONO A POZZUOLI
Si ristringe l’elenco delle scuole chiuse in Italia causa il coronavirus. Nelle ultime ore sono stati riaperti gli istituti di ogni ordine e grado in quel di Pozzuoli, che erano stati precedentemente chiusi con un’ordinanza dì’urgenza del sindaco fino al 4 marzo. La decisione era giunta nella serata di domenica, prima che il presidente del consiglio dei ministri firmasse l’ultimo decreto. Nella nota di revoca del provvedimento si legge che lo stesso “è stato adottato nel rispetto istituzionale nei confronti degli organi sovraordinati”. Da oggi, scuole riaperte quindi a Pozzuoli, comprese le attività anche nelle biblioteche e in tutte le strutture sportive pubbliche e private. Restano invece chiuse le scuole degli altri comuni flegrei, che invece riprenderanno la loro attività solamente nella giornata di domani, 4 marzo, leggasi a Quarto, mentre il 5 marzo sul territorio di Bacoli e Monte di Procida. Quella in corso sarà una settimana molto importante per valutare la gravità dell’epidemia e capire se la prossima settimana si potrà riaprire o meno anche le scuole del nord. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SCUOLE CHIUSE PER CORONAVIRUS: RIAPERTURE A PALERMO
Si allunga l’elenco delle scuole chiuse in Italia a seguito dell’emergenza da coronavirus. Come riferito poco fa dai colleghi di Sky Tg24, nell’edizione online, anche gli istituti di Trecchina, in provincia di Potenza, sono stati chiusi. Il primo cittadino del comune lucano, Ludovico Iannotti, ha infatti deciso di emanare un’ordinanza d’urgenza per sospendere le lezioni e le attività didattiche in tutte le scuole di ogni ordinare e grado, a seguito della positività accertata di un residente. Nella giornata di oggi verranno sanificati i vari istituti, e con grande probabilità gli stessi verranno riaperti nel giro di 24 ore. Sono invece riprese quest’oggi le lezioni nelle scuole di Palermo, dopo lo stop di quattro giorni deciso lo scorso 26 febbraio. Ricordiamo che gli istituti delle regioni Lombardia, Piemonte, Emilia e provincia di Savona, resteranno chiusi per una settimana, fino al prossimo 8 marzo, in attesa di una nuova ordinanza. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SCUOLE CHIUSE PER CORONAVIRUS, PIEMONTE CHIUDE FINO A MERCOLEDÌ
Ora è ufficiale, anche il Piemonte segue la “scia” della “zona gialla” e ordina scuole chiuse fino al prossimo 8 marzo: in un primo momento, non essendo stata inserita tra le zone sottoposte a particolari restrizioni, il Piemonte aveva deciso di riaprire le scuole a partire da questo mercoledì. Ma l’aumento esponenziale dei casi e l’emergenza contagio non conclusa ha fatto ripensare la giunta Cirio che in serata ha annunciato la chiusura delle scuole fino al prossimo 8 marzo, in attesa di novità da prendere in considerazione assieme al Ministero della Salute e alla Protezione Civile. Il Governatore Alberto Cirio in conferenza stampa ha spiegato nel dettagli i motivi della scelta che lega il Piemonte al medesimo “destino” di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e province di Savona e Pesaro-Urbino: «speravamo di poter tornare da mercoledì a una situazione di normalità totale, dando la possibilità a tutti gli studenti di riprendere regolarmente le lezioni», sottolinea il Presidente della Regione, rimarcando subito dopo «a fronte di una situazione con evolutività non prevedibile nelle regioni confinanti, considerato il doveroso criterio di cautela nei confronti della popolazione scolastica e dei relativi nuclei familiari’». Questo è dunque il motivo per cui, per precauzione, il Piemonte tiene classi vuote anche per tutta questa settimana appena cominciata. I dati aggiornati al 2 marzo parlano di 53 casi positivi di Coronavirus (2 in più rispetto a ieri), di cui 12 ricoverati in ospedale presso i reparti specializzati: 6 ad Asti, 3 a Novara e 3 all’Amedeo di Savoia di Torino, altri 3 pazienti in terapia intensiva mentre sono 38 i piemontesi in quarantena “fiduciaria”. Secondo l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi «dobbiamo prepararci anche all’evenienza che ci sia un aumento». (agg. di Niccolò Magnani)
LE MISURE NEL DECRETO
Scuole ancora chiuse nelle regioni interessate dall’infezione da Coronavirus, in particolare in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Il nuovo decreto firmato dal premier Giuseppe Conte prevede misure per il contenimento dell’epidemia da Covid-19 che riguardano ovviamente anche il mondo scolastico, comprese le istituzioni di formazione superiore, come università e le istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica. Restano a casa gli studenti dei comuni maggiormente colpiti dall’emergenza. Quindi, per quanto riguarda la “zona rossa“, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado resterà in vigore fino al 15 marzo. Ci riferiamo a: Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini, Vò. Per quel che riguarda più in generale Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e le province di Pesaro e Urbino e di Savona, le scuole restano chiuse fino all’8 marzo. In ogni caso resta la possibilità di svolgimento a distanza dell’attività didattica.
SCUOLE CHIUSE CORONAVIRUS, LA SITUAZIONE NELLE ALTRE REGIONI
È stata accolta la richiesta del Friuli Venezia Giulia, che chiude le scuole per una settimana. Non ci sono novità invece nel Lazio, dove gli istituti restano aperti. In Piemonte invece le scuole sono chiuse fino al 4 marzo, anche se il Dpcm varato dal governo prevede la possibilità di riapertura da oggi. Per quanto riguarda il possibile ritorno a scuola da mercoledì, il governatore Alberto Cirio ha dichiarato che la decisione verrà presa domani sera. Riaprono le scuole in Alto Adige, dove la situazione è stabile. Invece in Liguria riapriranno mercoledì, per permettere agli istituti di dotarsi di tutti gli strumenti utili alla prevenzione anti Coronavirus. Il governo ha anche deciso di confermare la sospensione dei viaggi di istruzione in Italia e all’estero per le prossime due settimane. Fino al 15 marzo è in vigore anche l’obbligo di «presentazione del certificato medico per la riammissione nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia infettiva». C’è comunque la possibilità per i presidi di attivare, dopo aver sentito il collegio dei docenti, modalità di didattica a distanza per la durata della sospensione.