Scuole chiuse domani a Umbertide in seguito al terremoto che ha scosso l’Umbria nel pomeriggio di oggi. Nonostante l’intensità della scossa sismica, non sono stati segnalati fortunatamente danni significativi, ma ci sono stati alcuni crolli di edifici fatiscenti, oltre a microlesioni in alcuni edifici. I vigili del fuoco hanno effettuato controlli in tutta l’area colpita insieme ai tecnici della Regione e della Protezione civile. Nel frattempo, il Comune di Umbertide con un’apposita ordinanza ha deciso di chiudere le scuole di ogni ordine e grado per il 10 marzo e dopodomani sabato 11 marzo. Lo ha deciso il sindaco, Luca Carizia.
Anche se i primi sopralluoghi effettuati sulle strutture scolastiche e ospedaliere non hanno evidenziato problemi particolari, sono in corso altre verifiche precauzionali. Inoltre, l’Università degli Studi di Perugia ha disposto la chiusura di tutte le sue sedi per la giornata di domani, sospendendo tutte le attività accademiche e gli eventi in programma. Dunque, il personale universitario e gli studenti sono stati invitati a lasciare subito gli edifici.
CIRCOLAZIONE TRENI SOSPESA DOPO TERREMOTO A UMBERTIDE
Secondo quanto riportato da Perugia Today, due famiglie, quindi una decina di persone circa, sono state evacuate dall’abitazione resa inagibile per la scossa di terremoto avvenuta vicino Umbertide, seguita da altre repliche di minore intensità anche nel territorio circostante. Inoltre, la vecchia stazione di Montecorona ha riportato ulteriori danni dal sisma: la struttura, infatti, era già da tempo impraticabile, quindi il terremoto odierno le ha dato il colpo di grazia. Con l’ordinanza numero 37, inoltre, il sindaco ha attivato il Centro Operativo Comunale (Coc), che ha sede nel palazzo comunale. Per quanto riguarda la circolazione dei treni, è stata precauzionalmente sospesa sulla ex Ferrovia centrale umbra tra Ponte Pattoli, nella zona di Perugia, e Ranchi, nel tiferate. Lo ha annunciato Rfi, che gestisce la linea. La sospensione precauzionale del traffico ferroviario è stata adottata, secondo quanto riferito dalle Ferrovie, per permettere ai tecnici di Rete ferroviaria italiana (Gruppo FS) i controlli previsti dalle normative di sicurezza sullo stato della linea dopo il terremoto.