La ministra Lucia Azzolina in questi giorni presenterà ai colleghi di governo una proposta per far tornare i bambini a scuola, seppur solo per giocare. È previsto infatti un primo incontro con enti locali e operatori del settore per discutere su cosa organizzare per i bambini i cui genitori tornano a lavorare nella Fase 2. Servono regole precise e protocolli sanitari. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, l’idea di Azzolina è di ospitare centri estivi comunali nelle scuole, visto che restano comunque aperte per le attività amministrative fino alla fine di luglio. Difficilmente verranno usate le scuole superiori, visto che si terranno gli esami di Maturità. A tal proposito, i colloqui orali dovrebbero cominciare il 17 giugno, giorno in cui si doveva svolgere la prova di italiano. Novità importanti anche sul voto: il colloquio varrà meno dei 60 punti solitamente assegnati, perché si vuole dare maggior peso al curriculum degli studenti. Si potrebbe arrivare a 40/100, mentre dei restanti 60/100 12 saranno costituiti dai crediti del terzo anno, 13 da quelli del quarto e gli altri potrebbero riguardare il quinto. (agg. di Silvana Palazzo)



MATURITÀ 2020 E SCUOLE CHIUSE: PARLA MATTARELLA

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto agli studenti italiani in occasione del nuovo programma di Rai Cultura che ha preso il via oggi, dal titolo “#maestri”, in collaborazione con il Miur. “Siamo di fronte a un evento eccezionale che tocca la vita di più di otto milioni di ragazze e ragazzi italiani – le parole del capo dello stato – e di centinaia di milioni di studenti nel mondo. Qualcosa di incredibile, mai avvenuto prima, nella storia dell’istruzione. Un evento drammatico, che possiamo ben definire epocale. Le scuole chiuse sono una ferita per tutti. Ma, anzitutto per voi, ragazzi; per i vostri insegnanti; per tutti coloro che, giorno per giorno, partecipano alla vita di queste comunità”. Mattarella ricorda come la scuola non sia soltanto il luogo dell’apprendimento, ma anche una “dimensione sociale fondamentale”, in cui si sviluppa e cresce “la personalità” di ogni studente, “Cioè quel che sarete nella vostra vita futura”. Il presidente sottolinea che gli anni della scuola “Restano un’esperienza decisiva”, per poi concludere dicendo: “Tutti voi rammenterete queste settimane di forzato isolamento, per ciò che la pandemia vi ha sottratto: le vostre classi, i compagni, i professori. In fondo, costretti a casa, avvertite –molti, forse, con sorpresa- che la scuola vi manca. Probabilmente, non avreste mai immaginato che poter uscire per andare a scuola costituisse un esercizio di libertà. Della vostra libertà”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



MATURITÀ 2020 E SCUOLE CHIUSE: ORALE VARRÀ 50 PUNTI?

Si sta decidendo in questi giorni come si svolgerà l’esame di stato 2020, la cosiddetta maturità, riservata alle classe quinte delle scuole superiori. Fra i vari aspetti da definire nel dettaglio, quale sarà il punteggio da assegnare al colloquio orale, tenendo conto che l’esame verrà appunto snellito con la sola discussione della tesi e “l’interrogazione” della commissione. Una delle proposte avanzate a riguardo, come sottolineato dai colleghi di Repubblica, è quella del linguista Luca Serianni, che ha curato le linee guida della Maturità nel 2019. L’idea è quella di un solo orale con quattro materie che valga solo 50 punti e non 100. Nella valutazione finale non rientrerà ovviamente l’Alternanza scuola-lavoro, e anche l’Invalsi, che era diventato obbligatorio, è saltato. A riguardo, va comunque spiegato che i rappresentanti di Invalsi in audizione in commissione Istruzione del Senato sul dl Scuola hanno proposto di fare delle prove ad inizio anno scolastico 2020-2021, di modo da capire se gli studenti abbiano acquisito competenze durante questi mesi di lockdown. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



MATURITÀ 2020 IN AULA, ANP: “ORA SCUOLE IN SICUREZZA”

La novità per le scuole è la Maturità 2020 in presenza. Dopo la conferenza stampa di Giuseppe Conte, è arrivato il comunicato della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. La notizia della riapertura a settembre fa piacere ai presidi dell’Anp, i quali però evidenziano la necessità che si intervenga rapidamente per mettere in sicurezza gli edifici scolastici, vista l’assenza degli alunni, e per ampliare le strutture digitali ovunque. «Effettuare questi lavori contribuirebbe anche alla ripresa economica e consentirebbe di recuperare un ritardo di molti anni», ha dichiarato all’Ansa Antonello Giannelli, presidente di Anp. Dal 2014, fa notare l’Associazione dei costruttori (Ance) sono stati messi in campo oltre 10 miliardi per le ristrutturazioni degli edifici scolastici, ma nessun cantiere è stato aperto in questi mesi di chiusura delle scuole. La conferma dello stop potrebbe portare ad una svolta anche da questo punto di vista. (agg. di Silvana Palazzo)

MATURITÀ 2020 IN PRESENZA, MA SCUOLE CHIUSE

Maturità 2020 in presenza: lo ha annunciato la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in un post su Facebook. «Lavoriamo sugli Esami del secondo ciclo in presenza». C’è il via libera del Comitato tecnico-scientifico: «Siamo convinti di poterli garantire in sicurezza», ha spiegato la Azzolina. Dopo la conferenza stampa del premier Giuseppe Conte, nella quale ha spiegato che le scuole resteranno chiuse fino al termine dell’anno scolastico, la titolare del dicastero della Scuola ha preso posizione. «In queste settimane il Governo non ha mai smesso di pensare alla scuola e non lo farà mai». Anche per questo il governo intende assumere per il prossimo anno scolastico più docenti possibile, partendo dai precari. Invece sulla necessità di tenere chiuse le scuole, la ministra ha espresso il suo «grande dolore», ma tutti gli scenari elaborati dal Comitato tecnico-scientifico «sconsigliano la riapertura delle scuole» per non vanificare gli sforzi fatti dagli italiani e mettere a rischio la salute delle persone.

SCUOLE CHIUSE, AZZOLINA “SI RIPARTE A SETTEMBRE”

«Avremmo una nuova esplosione, dicono gli esperti, nel giro di una o due settimane». Così il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa ha motivato la decisione di lasciare le scuole chiuse fino alla fine dell’anno scolastico. Ma nel frattempo bisogna lavorare in vista di settembre. «Lo stiamo facendo. Presto avremo le prime proposte». La scelta è anche legata all’età di insegnanti e presidi: «C’è un rischio calcolato in questo settore con personale di una certa età», ha dichiarato il presidente del Consiglio. I dati degli osservatori internazionali dell’Ocse parlano chiaro: l’Italia conta infatti gli insegnanti più anziani d’Europa con un’età media di 49 anni. E più della metà dei docenti già avanti nella carriera e over 50. «Voglio ringraziare il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per le parole di grande chiarezza pronunciate stasera sulla scuola», aveva esordito Azzolina nel post su Facebook. «Da Ministra dell’Istruzione è un grande dolore, per me, dover tenere le scuole chiuse. Ma ce lo impone il senso di responsabilità. Per ripartire, domani, più forti».