Gran parte delle scuole dell’Emilia Romagna resteranno chiuse domani, mercoledì 10 maggio 2023, in virtù dell’allerta meteo rossa che è stata diramata dalla Protezione Civile. La lista dei Comuni coinvolti non è stata ancora comunicata. L’attenzione, come riportato da Orizzonte Scuola, in base alle previsioni dovrà comunque essere massima soprattutto per le province di Bologna, Ravenna e Forlì Cesena. Le località in questione già nei giorni scorsi sono state messe in ginocchio dal maltempo, tanto che due persone hanno perso la vita.
L’avviso preannuncia che, a partire dalla serata di oggi, sull’Emilia Romagna si abbatteranno rovesci di forte intensità, possibili grandinate, lampi, tuoni e forte vento. Anche la Lombardia, il Veneto e la provincia di Trento potrebbero essere in modo minore coinvolte dal fenomeno. Dal primo mattino della giornata di domani il maltempo si estenderà anche nelle Marche, in Umbria, nel Lazio, in Abruzzo, soprattutto nell’area occidentale, nel Molise, soprattutto nell’area occidentale, in Campania, in Basilicata, soprattutto nei settori tirrenici, e in Calabria, soprattutto nei settori tirrenici settentrionali.
Scuole chiuse in Emilia Romagna domani 10 maggio: allerta della Protezione Civile
È ormai da diversi giorni che l’Emilia Romagna sta facendo i conti con i maltempo e domani, mercoledì 10 maggio, molte scuole verranno nuovamente chiuse per scongiurare pericoli. La Protezione Civile, con l’allerta meteo rossa diramata nelle scorse ore, ha invitato la popolazione a rimanere in casa o comunque in luoghi sicuri per evitare situazioni di rischio.
Soltanto giovedì scorso le squadre dei Vigili del Fuoco, con rinforzi provenienti da Veneto, Lombardia, Toscana, erano state costrette ad effettuare oltre 1.000 operazioni di soccorso tra le province di Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena. “Sono caduti in 36 ore un quinto del totale della quantità d’acqua che cade in un anno. E 15 fiumi sono andati a rischio esondazione contemporaneamente, non era mai successo”, aveva affermato Stefano Bonaccini a Radio 24, ringraziando la Protezione Civile per il lavoro svolto.