Continua ad imperversare l’ondata di maltempo che ha coinvolto nelle ultime giornante – con particolare violenza – le aree del Veneto e della Lombardia, con decine di scuole che sono rimaste chiuse per garantire la massima sicurezza a studenti, personale e genitori, ma anche con strade, città ed abitazioni allagate dalla piena dei fiumi. Dopo un’iniziale concentrazione delle precipitazioni attorno alle città di Milano e Monza, già dalla giornata di giovedì la perturbazione si è spostata sul Veneto, che nelle ultime ore si è trovato a fare i conti con gravissimi danni: in tal senso, anche senza ufficialità, si può supporre che domani – sabato 18 maggio 2024 – alcune scuole rimarranno chiuse replicando quanto fatto già nel corso della giornata di venerdì.
Appunto, però, manca l’ufficialità è il consiglio rimane sempre quello di non dare nulla per scontato, verificando sui siti delle singole amministrazioni comunali e degli istituti se è stata prevista una chiusura per la giornata di sabato. Stando alle informazioni che ci arrivano in queste ore, possiamo già anticipare che se delle scuole rimarranno chiuse in Veneto, lo faranno quasi certamente nelle province di Padova, Treviso e Verona dove il maltempo ha provocato le criticità maggiori.
Allerta meteo rossa in Veneto: quali scuole rimarranno chiuse domani, 18 maggio 2024?
La decisione sulle scuole che rimarranno chiuse verrà presa solamente in tarda serata e – ovviamente – comunicata con il giusto anticipo alle famiglie, ma molto dipenderà da come il maltempo si evolverà sul Veneto nel corso delle prossime ore, fermo restando che la Protezione Civile ha già diramato l’allerta meteo rossa per le aree del basso Veneto, che diventa gialla nel resto delle province e in alcune aree di Lombardia, Emilia e Friuli.
Con una certezza quasi matematica, dunque, possiamo anche dare per scontato che non ci saranno scuole chiuse (ad esclusione di quelle che hanno riportato danni strutturali o elettrici per l’acqua esondata dai fiumi) nel milanese o nelle aree più settentrionali della Lombardia dove – a differenza del Veneto – la perturbazione sembra essere ormai un lontano ricordo.