Il contagio Covid cresce e con esso le ordinanze prossime o future dei singoli territori che mirano a chiudere sempre più le scuole: Emilia Romagna e Piemonte da lunedì dovrebbero rendere chiuse tutte le scuole tranne gli asili, la Lombardia ha anticipato con una nuova ordinanza che entrerà in vigore da domani fino al 14 marzo con l’istituzione della zona arancio scuro e dunque la conseguente Dad al 100%, asili esclusi.



Davanti al clima di totale incertezza e con milioni di famiglie coinvolte – saranno circa 3 studenti su 4 in Dad da lunedì 8 marzo – il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha spiegato in una nota apparsa sul sito del Miur «a scuola si tornerà in presenza. In questi lunghi mesi le nostre scuole, i nostri insegnanti, le nostre studentesse e i nostri studenti hanno lavorato moltissimo. Faremo tesoro insieme dell’esperienza maturata durante il periodo della didattica a distanza, in particolare con riferimento ad un uso consapevole delle nuove tecnologie. Con il chiaro obiettivo del ritorno in presenza».



REGOLE DPCM “CHIUDONO” LE SCUOLE

Il vero “fulcro” della terza ondata di contagi Covid riguarda ancora una volta il tema scuole: chiuse da lunedì prossimo per circa 6 milioni di studenti italiani, o meglio, rischiano di chiudere se i Governatori di Regione utilizzeranno il potere loro riservato nell’ultimo Dpcm firmato ieri dal Premier Draghi in merito ai criteri stilati dal Cts e vidimati da Regioni e Governo. In pratica, dal 6 marzo al 6 aprile le scuole italiane saranno chiuse con Dad al 100% (elementari, medie, superiori, asili invece esclusi) in zona rossa con effetto immediato. I Presidenti di Regione hanno poi la possibilità – non l’obbligo, ben inteso – di disporre la sospensione dell’attività in presenza nei seguenti casi:



– nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti;
– nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni;
– nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.

Per il Ministro degli Affari Regionali Mariastella Gelmini la stretta sul settore scuola è tanto sofferta quanto necessaria: «Resta la discrezionalità di Regioni e Comuni laddove il contagio sarà maggiore, con il criterio utilizzato dal Cts con il criterio delle soglie».

IL NODO DELLE VARIANTI

Mentre già Regioni e Comuni in questi giorni hanno prodotto chiusure circoscritte (zone rosse o arancio rafforzato, il che presuppone proprio la chiusura delle scuole come principale connotazione rispetto alla normale zona arancione), il nuovo Dpcm fornisce la regola ufficiale per poter ottemperare all’aumento dei casi anche tra i più giovani determinata dalla variante inglese. Il presidente del Css Franco Locatelli – intervenuto ieri nella conferenza stampa sul nuovo Dpcm assieme ai Ministri Gelmini e Speranza e al collega del Cts Silvio Brusaferro – ha sottolineato che ci sono evidenze chiare sul fatto che sia più trasmissibile nelle fasce di età comprese tra i 10 ed i 19 anni, ma anche tra i 6 ed i 10 anni: «Vi è un aumento del numero di casi infetti come Sars-Covid 2. Questo maggiore potere infettante o contagiante non si associa a patologia più grave».

Per il Ministro della Salute Roberto Speranza il tema delle scuole resta decisivo «perché tocca tutto il Paese. Tuteliamo vita studenti e docenti, abbiamo deciso le misure di questo Dpcm per il fatto nuovo dell’impatto delle varianti inglesi sui più giovani. Non hanno i minori della sintomatologia grave ma diffondono il contagio in famiglia e agli amici, aumentando velocità di diffusione. Valuteremo passo dopo passo la necessità di aggiornare le misure: serve ulteriore riflessione sul calendario allungato, questo non è il momento di una risposta definitiva in tal senso».

CHI RISCHIA DALL’8 MARZO CON LE NUOVE REGOLE

Alla luce delle regole impostate nel nuovo Dpcm valido dal 6 marzo, da lunedì 8 sono circa 6 milioni appunto gli studenti che “rischiano” di finire in Dad. Il doppio criterio per le chiusure – zona rossa e alta incidenza dei casi (250 casi su 100mila abitanti, qui però la discrezione della chiusura resta in capo alle Regioni gialle o arancioni) – è stato calcolato da una approfondita analisi di YouTrend sui parametri attuali della Protezione Civile per capire quali province sarebbero a rischio oggi, in attesa delle nuove regole in partenza, come incidenza per le scuole, da lunedì 8 marzo.

Ebbene, al momento sono 24 le province oltre la soglia limite dei contagi: Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Chieti, Como, Forlì, Frosinone, Imperia, Macerata, Mantova, Modena, Monza e Brianza, Pescara, Pistoia, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Salerno, Siena, Trento, Udine, Verbano-Cusio-Ossola. A rischio invece, in quanto contagi tra i 200 e i 250 su 100mila abitanti ulteriori 21 province: Arezzo, Ascoli Piceno, Caserta, Cremona, Cuneo, Ferrara, Gorizia, Isernia, Lecco, Lucca, Massa-Carrara, Milano, Napoli, Parma, Pavia, Perugia, Prato, Taranto, Torino, Varese, Vercelli. Ovviamente occorre capire venerdì nel monitoraggio Iss come si saranno evoluti i dati e se i Presidenti di Regione (che da lunedì diventeranno arancioni o gialle) decideranno di utilizzare o meno la Dad “offerta” dal nuovo Dpcm.

SCUOLE CHIUSE, MAPPA REGIONI E COMUNI (AGGIORNATA)

Ecco dunque, in forma aggiornata e ufficiale, la mappa delle scuole chiuse nelle Regioni e nei Comuni del Paese:

Lombardia (zona arancione): fino al 10 marzo Dad al 100% nella provincia di Brescia; Comuni di Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro, Gandosso (Bergamo); Soncino, Spinadesco, Castelverde, Pozzaglio ed Uniti, Corte dei Frati, Corte de’ Cortesi con Cignone, Spineda, Bordolano e Olmeneta (provincia di Cremona, capoluogo compreso); 18 Comuni provincia di Mantova (Viadana, Pomponesco, Gazzuolo, Commessaggio, Dosolo, Suzzara, Gonzaga, Pegognaga, Moglia, Quistello, San Giacomo delle Segnate, San Benedetto Po, Asola, Castelgoffredo, Casaloldo, Medole, Casalmoro, Castiglione delle Stiviere); 10 Comuni provincia Milano (Motta Visconti, Besate, Binasco, Truccazzano, Melzo, Liscate, Pozzuolo Martesana, Vignate, Rodano, Casarile); 12 Comuni provincia Pavia (Casorate Primo, Trovo, Trivolzio, Rognano, Giussago, Zeccone, Siziano, Battuda, Bereguardo, Borgarello, Zerbolò, Vidigulfo)

Alto Adige (zona arancione): superiori chiuse fino al 14 marzo

Abruzzo (zona arancione): scuole chiuse ovunque fino a diverso provvedimento

Basilicata (zona rossa): Dad al 100%, mentre chiuse elementari solo fino al 5 marzo

Calabria (zona gialla): Dad al 50% fino al 13 marzo in superiori, scuole di istruzione e formazione professionale e nelle università; Dad al 100% nei Comuni in zona rossa di Briatico, Dasà, Gerocarne e Sorianello (Vibo Valentia)

Campania (zona arancione): scuole tutte chiuse fino al 14 marzo

Emilia Romagna (zona arancione): scuole tutte chiuse fino al 14 marzo, ad esclusione della provincia di Forlì dove restano lezioni in presenza per il momento

Friuli Venezia Giulia (zona gialla): scuole aperte, ma da lunedì Dad al 100% per superiori e medie

Lazio (zona gialla): Dad alle superiori in provincia di Frosinone; scuole chiuse a Monterosi, Carpineto, Roccagorga, Colleferro e Torrice e Monte San Giovanni Campano

Liguria (zona gialla): scuole chiuse fino al 5 marzo nei distretti di Ventimiglia (Airole, Apricale, Bordighera, Camporosso, Castel Vittorio, Dolceacqua, Isolabona, Olivetta
San Michele, Perinaldo, Pigna, Rocchetta Nervina, San Biagio della Cima, Seborga, Soldano, Vallebona, Vallecrosia) e Sanremo (Badalucco, Baiardo, Castellaro, Ceriana, Molini di Triora, Montalto Carpasio, Ospedaletti, Pompeiana, Riva Ligure, Santo Stefano al Mare, Taggia, Terzorio, Triora)

Marche (zona arancione): Dad 100% alle superiori fino al 5 marzo; a Macerata e Ancona chiuse anche la seconda e terza media

Molise (zona rossa): scuole tutte chiuse fino al 14 marzo

Piemonte (zona arancione): scuole chiuse, anche asili, fino al 5 marzo nella Val Vigezzo a Craveggia, Villette, Toceno, Malesco, Santa Maria Maggiore e Druogno e Re; Dad a Cavour (Torino)

Puglia (zona arancione): scuole tutte chiuse fino al 14 marzo

Sicilia (zona gialla): scuole chiuse a Enna e Villabate (Palermo) fino al 13 marzo

Sardegna (zona bianca): scuole chiuse solo sull’isola de La Maddalena

Toscana (zona arancione): scuole chiuse ad Arezzo, Castiglion Fiorentino, Lucignano e Marciano della Chiana, Siena e Follonica fino al 7 marzo

Veneto (zona gialla): scuole aperte in presenza

Umbria (zona arancione): scuole tutte chiuse tranne le le superiori classi quinte fino all’effettuazione delle prove Invalsi