Aumentano i comuni in Lombardia e Veneto che hanno deciso di chiudere le scuole di ogni grado in via cautelare, a seguito dell’esplosione dell’epidemia da coronavirus scoppiata in queste ore. Partiamo dalla città di Cremona, in Lombardia, in cui le scuole sono state chiuse così come da ordinanza del sindaco. Lezioni sospese in diverse scuole anche presso il comune di Codogno, in provincia di Lodi, da dove è partito il focolaio. Stessa situazione a Casalpusterlengo, dove le scuole e gli asili nido sono stati sospesi dal 22 al 25 febbraio, precisamente da oggi fino alla giornata di martedì. Stessa situazione in quel di Castiglione d’Adda, così come ha disposto il sindaco di Somaglia, altro comune del lodigiano, dove è stata disposta la sospensione di tutte le attività didattiche. Si segnalano anche i comuni di Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano, nonché la città di Piacenza e la provincia, in base a quanto riferisce il Corriere della Sera. Infine si segnala il comune di Vò Euganeo, in provincia di Padova, il paese dove nella serata di ieri è morto un anziano. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



SCUOLE CHIUSE PER CORONAVIRUS: I DETTAGLI

Si allunga la lista delle scuole chiuse per il Coronavirus, alle quali si vanno ad aggiungere anche lo locali pubblici e impianti sportivi. A restare chiuse saranno anche le scuole di Piacenza nella giornata di domani, sabato 22 febbraio, inclusi gli istituti scolastici della provincia, dove si preannuncia un fine settimana senza eventi pubblici onde evitare l’aggregazione di persone e ridurre in tal modo il rischio di contagio. Come riferisce il sito Liberta.it, in attesa dell’ufficialità della chiusura delle scuole piacentine di ogni ordine e grado, potrebbe giungere presto anche lo stop di tutte le attività pubbliche, in primis la Zobia di Fiorenzuola e gli incontri programmati in città (tra cui alcuni laboratori per le famiglie nel Museo di scienze naturali di via Scalabrini). Come spiega Corriere.it, il ministero della Salute ha annunciato la chiusura delle scuole in dieci Comuni in Lombardia, uno in Veneto e uno in Emilia Romagna. Oltre a Piacenza, Casalpusterlengo, Codogno e Castiglione d’Adda si aggiungono anche i seguenti comuni: Maleo, Fombio, Somaglia, Bertonico, Castelgerundo, Terranova dei Passerini, San Fiorano e Vo Euganeo (Padova). Qui restano chiusi anche gli esercizi commerciali. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



ALLARME IN LOMBARDIA

Scuole chiuse per coronavirus, scatta l’allarme in Lombardia: ufficiale la sospensione delle attività scolastiche a Casalpusterlengo, Codogno e Castiglione d’Adda. Come vi abbiamo raccontato, al momento i casi di contagio confermati sono sei ma c’è il timore che il bilancio possa aumentare con il trascorrere delle ore. Le autorità locali hanno deciso di adottare contromisure significative per i cittadini ed è arrivata la conferma della chiusura delle scuole nei tre Comuni più colpiti dal contagio del coronavirus. A Casalpusterlengo è stato proclamato lo stop delle attività in scuole e nidi fino a martedì, mentre a Codogno scuole e nidi resteranno chiusi domani. A Castiglione d’Adda scuole chiuse fino al 25 febbraio 2020, con la sospensione delle attività «ricreative, sportive e di socializzazione», comprese le manifestazioni per il Carnevale. A Lodi, infine, non ci saranno scuole chiuse ma è stata diramata la sospensione delle gare dei campionati di pallavolo, pallacanestro, calcio a 11 ed atletica.



SCUOLE CHIUSE PER CORONAVIRUS, ALLERTA IN LOMBARDIA

Vi terremo aggiornati nel corso delle prossime ore sulle scuole chiuse per coronavirus, mente l’Assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera ha invitato i cittadini di Castiglione d’Adda e di Codogno, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare e ad evitare contatti sociali: «Per coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori l’indicazione perentoria è di non recarsi in pronto soccorso ma di contattare direttamente il numero 112 che valuterà ogni singola situazione e attiverà percorsi specifici per il trasporto nelle strutture sanitarie preposte oppure ad eseguire eventualmente i test necessari a domicilio». Ha poi aggiunto in una nota: «È attiva da ieri sera una task force regionale che sta operando in stretto contatto con il Ministero della Salute e con la Protezione Civile. La maggior parte dei contatti delle persone risultate positive al Coronavirus è stata individuata e sottoposta agli accertamenti e alle misure necessarie».