Le pagelle delle scuole elementari si preparano a cambiare (nuovamente) forma, dopo l’ampia rivoluzione che aveva voluto introdurre il secondo governo di Giuseppe Conte nel 2020. Metodo ampiamente criticato negli ultimi 4 anni, anche da Matteo Salvini che in un video TikTok aveva ironizzato sul fatto che servisse una laurea per comprendere cosa significassero i giudizi espressi sulla pagella della figlia in quinta elementare.



Sulle pagelle delle scuole elementari attualmente, infatti, sono riportati quelli che vengono chiamati livelli di apprendimento, che vanno da ‘in via di apprendimento‘, fino a ‘avanzato‘, passando per ‘base‘ e ‘intermedio‘. Sistema non esattamente comprensibile, specialmente dai bambini, ma che è stato integrato parendo da un’ampia campagna informativa per i docenti. Sono stati fatti, infatti, webinar che hanno coinvolto 160mila docenti, ma anche dei veri e propri ‘referenti per la valutazione’ (8mila distribuiti nelle varie ragioni), incontri, paper e analisi approfondite. Ora, quell’intricato sistema per le pagelle, è stato cancellato, per tornare al sistema usato negli anni Sessanta, ovvero i cosiddetti giudizi sintetici.



Pagelle: cosa cambia da livelli di apprendimento a giudizi sintetici

Insomma, i bambini delle scuole elementari, a partire dal prossimo anno, non vedranno più i livelli di apprendimento sulle loro pagelle, ma i ben più comprensibili giudizi sintetici. Questi andranno da insufficiente fino ad ottimo, con sufficiente, discreto e buono nel mezzo, restituendo immediatamente un’idea chiara dell’andamento dell’alunno. “Formule comprensibili”, rivendica il ministro Giuseppe Valditara, “al posto di quelle astruse introdotte di recente. È una questione di chiarezza”.



Tra i giudizi nelle pagelle, spiega ancora Valditara, si sta anche “valutando se sia utile aggiungere la possibilità di mettere gravemente insufficiente“. Quanto ai livelli di apprendimento, invece, non spariranno completamente, perché troveranno ancora posto per quanto riguarda, appunto, l’apprendimento strettamente inteso. L’alunno, per esempio, troverà formule come “acquisisce in modo ‘prolungato, attivo, efficace’ un comportamento di ascolto attento e partecipativo“, oppure, al contrario, “acquisisce e ascolta in modo ‘discontinuo o per tempi brevi’“. La strada per le nuove pagelle sembra essere ormai tracciata, nonostante alcune opposizioni da parte, per esempio, degli esperti preoccupati che i giudizi possano causare ansia ai bambini, o dei docenti che hanno seguito i vari corsi di aggiornamento per i livelli di apprendimento.