Dopo il terremoto di magnitudo 4.4 che si è registrato il 22 maggio 2024 nell’area di Campi Flegrei, la terra oggi è tornata a tremare, tanto che a Procida le scuole sono state evacuate e rimarranno chiuse per tutta la giornata di mercoledì 22 maggio. Una decisione che segue quanto già disposto dopo l’evento dell’altro giorno, anche se in quel caso a chiudere erano stati gli istituti delle municipalità più esterne di Napoli, oltre che di Pozzuoli, Bacoli e Quarto che – nell’ipotesi per ora imprevedibile che ai Campi Flegrei possa verificarsi un nuovo violento terremoto nella giornata di oggi – potrebbero seguire l’esempio di Procida e tenere chiuse le scuole nella giornata di domani.
Le chiusure nel napoletano, infatti, erano state disposte solamente per la giornata di ieri, martedì 21 maggio, mentre come aveva già chiaramente spiegato in serata il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi – proprio per evitare “false speranze” negli studenti che “pensavano di fare festa” – già oggi hanno riaperto regolarmente i battenti. Comunque sia, il terremoto odierno ai Campi Flegrei è stato chiaramente avvertito anche a Procida e precauzionalmente – soprattutto per via della paura che si è diffusa nella popolazione – le scuole sono state prima evacuate e, poi, chiuse.
Il sindaco di Procida: “Scuole evacuate e chiuse in via prudenziale, procederemo a delle ispezioni speditive”
Si attendono ulteriori dettagli per capire se le scuole evacuate in mattinata – nel pieno dell’orario scolastico dato che erano le 8.30 – a Procida rimarranno effettivamente chiuse anche domani, con il sindaco Dino Ambrosino che nell’ordinanza parla “dell’intera giornata del 22 maggio“, precisando anche che la decisione è del tutto “prudenziale al fine di effettuare ispezioni speditive” e non collegata a qualche reale rischio di crolli o cedimenti.
Precisando che la chiusura è dovuta al terremoto ai Campi Flegrei, il sindaco Ambrosino ha spiegato ai giornalisti che “le dirigenti [delle scuole] hanno subito attivato i protocolli di sicurezza radunando gli alunni negli spazi aperti” e la decisione di tenerle chiuse è solamente dovuta alla “necessità di far riprendere i bambini e far tornare a casa anche i giovanissimi”, mentre il comune provvederà “in tutti i plessi” a fare i dovuti “controlli accurati delle condizioni di staticità“. Su quest’ultima circostanza – ed è la ragione per chi domani le scuole di Procida potrebbero non rimanere chiuse – il primo cittadino si dice “fiducioso sull’esito, considerato che in questi anni abbiamo realizzato molti interventi di miglioramento sismico“.