Le aule da allestire in spazi alternativi agli istituti in vista della riapertura delle scuole sono circa 20mila. Ma per oltre il 50% non sono ancora stati trovati gli spazi. A lanciarle l’allarme è l’Associazione Nazionale Presidi, la cui ultima stima evidenzia criticità a macchia di leopardo. Peraltro, si registrano maggiormente nelle grandi città come Roma. Tenendo conto di questi dati, il numero di studenti che dovranno fare lezioni in luoghi alternativi alla propria scuola sarebbe arrivato a 400mila, quindi circa il 5% del totale, secondo i presidi. Intanto dai Comuni arriva la possibilità di adibire ad aule anche case e bed and breakfast. Cristina Giachi, responsabile Scuola dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), è infatti intervenuta in merito alla questione delle risorse per gli Enti locali sull’affitto degli spazi aggiunti, previste nel decreto agosto. Di conseguenza, oltre a musei, cinema e centri congressi anche b&b e hotel potrebbero cambiare veste per consentire agli studenti di tornare a scuola in sicurezza.
SCUOLE, ANCI: IPOTESI CASE E B&B PER LEZIONI
«Compatibilmente con le risorse disponibili, prevediamo presto la pubblicazione di Avvisi Pubblici in diversi Comuni, per il reperimento di spazi alternativi dove poter allestire le aule per ospitare le classi che dovranno fare lezioni nei luoghi alternativi al proprio istituto», ha dichiarato Cristina Giachi. La responsabile Scuola dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) ha poi aggiunto, come riportato dall’Ansa, che questi avvisi pubblici saranno aperti a tutti. «Laddove sarà necessario, oltre a musei, cinema e centri congressi, potrebbero partecipare anche hotel, Bed & Breakfast e perfino appartamenti singoli, purché le strutture rispettino i requisiti di capienza e sicurezza». Quando sta per partire il conto alla rovescia per la riapertura delle scuole, che da tempo è stata fissata al 14 settembre, risulta evidente che ci sono ancora molti nodi da sciogliere per il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina.