A differenza di quanto emerso da un recente studio italiano, l’infettivologo Massimo Galli è convinto che le scuole rappresentino un elemento di pericolo per i contagi da coronavirus. «Affermazioni tipo che le scuole non sono elemento di disturbo e di pericolo, in base ai dati che vedo io, mi sembrano azzardate», ha dichiarato il direttore della clinica Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano nell’intervista rilasciata a Sky Tg24. «Purtroppo sono un elemento di pericolo, specie in presenza di varianti che incidono anche su bambini e ragazzi», ha proseguito l’esperto. Galli non fa esplicito riferimento allo studio ma afferma: «I dati? A volte quando li torturi confessano quel che non vorrebbero confessare». D’altra parte, è pur vero che il pericolo sta soprattutto nel prima e dopo scuola: «Nel trasporto pubblico prima, e poi non c’è giardinetto pubblico dove sulle panchine non si vedano gruppetti di ragazzi a grappolo, spesso senza mascherina».



Ma il medico si è espresso anche sui test salivari, su cui l’Istituto superiore di sanità (Iss) invita alla cautela, dicendosi d’accordo sull’utilità. «Mi auguro che i test salivari a tappeto possano rappresentare un elemento di protezione importante. Tamponare tutti i bambini è invasivo e traumatico». Ma il professor Massimo Galli ha avvertito: «Test salivari con conferma dal tampone eventualmente è un’altra cosa».



MASSIMO GALLI SU VACCINI E CURVA EPIDEMIA

Massimo Galli ha parlato anche dello studio del professor Andrea Crisanti sulla copertura di almeno 10 mesi per chi ha contratto il virus. «Studio Vo è una buona notizia. Si parla di chi ha contratto la malattia ed è guarito. Fattore limitante, virus Vo e quello usato per i vaccini sono diversi da quelli che circolano ora», ha detto l’infettivologo a Sky Tg24. Quel che non si sa è la durata del vaccino. «Verosimilmente lo stesso tempo e in certi casi anche qualcosa di più. Però il fattore limitante è che sia il virus che è circolato a Vo sia quello che è stato usato per impostare i vaccini sono i virus che circolavano nel marzo del 2020». Invece quelli che circolano ora sono diversi: «Tanto è vero che stiamo, per fortuna senza sintomatologia significativa, persone vaccinate che si sono reinfettate come anche persone con una pregressa infezione».



Riguardo invece alla situazione epidemiologica: «Un riflesso sui dati potremo averlo verso la metà di aprile». Ma Massimo Galli ha parlato anche in questo caso di fattore varianti Covid: «È un altro elemento importante che crea disturbo e che va tenuto in grande considerazione, se riusciamo a contenere in maniera importante la circolazione del virus, e quindi delle varianti, l’orizzonte si rischiarirà molto prima». Riguardo, infine, il sistema a colori: «In questo periodo tutte le volte che si è passati da un colore all’altro, a scendere, il risultato è stato quello che abbiamo visto. Senza che il dato si consolidi è ben difficile che la situazione muti».