Alessandro De Angelis è uno dei notisti di politica interna che più calcano i talk show nostrani e non da oggi: il “cuore batte a sinistra” come dice spesso lui stesso, eppure per l’inviato dell’Huffington Post lo “spettacolo” che sta offrendo la maggioranza di Centrosinistra viene definito «ben poco edificante». È intervenuto ieri allo speciale sulla crisi di Governo di TgLa7, la ben nota “Maratona Mentana” proponendo una disamina ben fuori dal “coro” dei media di Cdx: «va bene tutto, abbiamo fatto lungo excursus sulla seconda repubblica, ma qui c’è una banale differenza. All’epoca non c’erano 80mila morti e 600 vittime al giorno, questo è il problema» spiega De Angelis in risposta alla collega di Repubblica Cuzzocrea che lamentava l’insensatezza di Renzi nel lanciare una crisi di Governo nel pieno dell’emergenza Covid.



Se in un primo momento l’analisi di De Angelis sembra dare ragione alla contestazione anti-renziana e dunque pro-Conte, poi si differenzia subito dopo e anche molto: «come si può assicurare al Paese un Governo degno di questo nome e che possa prendere finalmente delle decisioni, cosa che questo non è stato in grado di fare?».

LO SFOGO DI DE ANGELIS

Lo sfogo del giornalista De Angelis però prosegue e il ragionamento arriva al suo punto nodale: «quando però si dice “non ci sono alternative a questo Governo perché l’alternativa è Salvini”, ecco io non condivido affatto», spiega il notista dell’HuffPost davanti ad un Mentana ‘attonito’. «Ci è stato spiegato che questo accrocco serviva ad arginare Salvini dopo il Papeete e dopo un anno e mezzo il centrodestra ha le stesse percentuali, con la differenza che è sceso Salvini e salita la Meloni», rilancia ancora un De Angelis sempre più infervorato contro chi difende l’operato di questo Governo e parallelamente accusa Renzi per la crisi.

Ad oggi il Centrodestra vincerebbe con gli attuali sondaggi e per questo l’accusa al Governo arriva diretta da De Angelis: «io da sinistra non ho paura del popolo lo dico, non si può continuare a dispetto dei Santi, l’alternativa in una democrazie è vincere le elezioni, non affidarsi agli Scilipoti in Parlamento». Davanti allo studio di cronisti e giornalisti tutt’altro che “in simpatia” del Centrodestra in silenzio totale, De Angelis conclude: «davanti a un Governo così e ad un Parlamento non più specchio fedele del Paese, una riforma costituzionale che di fatto lo rende esautorato ad eleggere il Presidente della Repubblica, io non ho una doppia morale, come se le cose le fanno gli altri sono sbagliate e se le faccio io sono giuste», ecco che quindi in conclusione «che cosa avremmo detto se questo spettacolo lo avesse offerto la destra? Saremmo stati dei cantori e dei soloni dell’indignazione civile…». Lo sfogo sul TgLa7 è stato poi ripreso dallo stesso Matteo Salvini che su Instagram ha commentato «questa è onestà intellettuale».