Fermo amministrativo ad Augusta per la Sea Watch 3. In data 21 marzo 2021 la nave è stata sottoposta ad ispezione “port State control” nel porto da parte del personale specializzato della Guardia Costiera. Gli ispettori hanno constatato che l’unità è munita dell’ordinaria certificazione di sicurezza rilasciata dallo stato di bandiera tedesco in quanto “nave da carico”, pertanto è autorizzata a traportare massimo 22 persone a bordo. Questo numero corrisponde alla composizione dell’equipaggio e dei passeggeri imbarcati per eseguire le proprie attività commerciali. Ma quando il 3 marzo è arrivata nel porto di Augusta a bordo c’erano 385 persone che erano state precedentemente soccorse.
Pertanto, il Sistema Thetis di gestione delle ispezioni in uso ai Paesi che hanno aderito al Protocollo d’intesa sul controllo in materia di Sicurezza della Navigazione da parte dello Stato di approdo firmato a Parigi nel 1982 (“Paris Memorandum of Understanding on Port State Control”) ha segnalato il ricorrere di alcuni elementi che comportano l’inserimento della nave Sea Watch 3 tra le unità da sottoporre a ispezione da parte dello Stato di approdo.
SEA WATCH 3, ISPEZIONE DELLA GUARDIA COSTIERA
Ma tra gli elementi che hanno portato all’ispezione, spiega la Guardia Costiera, c’è anche «la mancata effettuazione da parte dell’Unità delle preventive comunicazioni di ingresso nel porto di Augusta» in merito alla «sicurezza Marittima e al conferimento dei rifiuti generati nel corso dell’ultimo periodo di navigazione». Queste però non sono le uniche irregolarità emerse. La Sea Watch 3 durante le fasi di ormeggio in porto ha sversato in banchina e nelle acque portuali olio idraulico che proveniva dalla gruetta usata per il posizionamento a terra della passerella della nave.
Ma le verifiche della Guardia Costiera hanno riguardato anche altre aree tecniche e operative tra cui le dotazioni di salvataggio disponibili e l’organizzazione di bordo, in particolare la preparazione dell’equipaggio in caso di emergenza. Dunque, oltre alle irregolarità sono emerse «carenze in materia di sicurezza della navigazione e protezione da incendi a bordo, di tutela dell’ambiente e dell’equipaggio, che hanno determinato il fermo amministrativo della nave».
SEA WATCH 3, GRAVI CARENZE PER SICUREZZA
La Guardia Costiera durante l’ispezione sulla Sea Watch 3 ha constatato la presenza di un battello di emergenza non certificato né conforme ai requisiti tecnici previsti, ma anche perdite di combustibile in sentina, valvole di arresto a distanza di combustibile non funzionanti, ma anche una serie di altre gravi mancanze per la sicurezza generale della nave e quindi delle persone a bordo. Gli ispettori hanno poi deciso una verifica addizionale sul «sistema di gestione della sicurezza» a bordo della Sea Watch 3 da parte dell’Amministrazione di bandiera in virtù delle carenze tecniche e operative emerse. Pertanto, la nave è sottoposta a fermo amministrativo «fino alla rettifica delle irregolarità rilevate in sede ispettiva».
La Guardia Costiera ha precisato che l’ispezione rientra in un più ampio quadro di controlli sulle navi straniere che battono bandiera diversa di quella dello Stato del porto di approdo per verificare che rispondano agli standard qualitativi previsti dalle normative internazionali vigenti per la tutela della sicurezza delle persone a bordo e dell’ambiente marino.