La Ong Sea Watch attacca il governo italiano per la partecipazione al Forum sui migranti Trans-Mediterranean Migration Forum che si è tenuto oggi in Libia. Le critiche nei confronti di Giorgia Meloni e del Ministro Piantedosi sono arrivate tramite un post pubblicato su X, nel quale la pagina ufficiale dell’organizzazione commenta così: “I politici del governo italiano Meloni e Piantedosi sono oggi in Libia per lavorare con il primo ministro della Libia occidentale Dabaiba sulla loro politica migratoria distopica. Auguriamo loro tutto il male dal profondo del nostro cuore“.
Sono seguite poi numerose polemiche, soprattutto per l’espressione particolarmente violenta ed offensiva utilizzata per protestare in merito alla presenza italiana all’incontro nel quale si è discusso sulle soluzioni per fermare la tratta illegale di esseri umani. Il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia Lucio Malan ha pubblicato una nota nella quale dichiara solidarietà ai colleghi, sottolineando che la Sea Watch: “Tenta di apparire come paladina delle popolazioni del Sud del mondo, ma che poi si rivela un’organizzazione di attività e propaganda politica“.
Sea Watch contro il governo italiano per la partecipazione al Forum sui migranti in Libia
Accuse dalla Sea Watch contro il governo italiano, in particolare rivolte a Giorgia Meloni e al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per la partecipazione al forum sui migranti in Libia. Dopo le dichiarazioni, condannate da molti politici per il linguaggio particolarmente violento: “Auguriamo tutto il male possibile“, sono seguiti altri tweet su X da parte dell’account in italiano dell’organizzazione umanitaria. Con espressioni meno forti ma pur sempre critiche, che, come riporta Il Giornale hanno precisato: “Sea-Watch augura a Meloni, Piantedosi e alleati di vedere fallire i propri meeting e i propri accordi con assassini e torturatori, augurandogli il peggio a livello politico“.
Aggiungendo poi: “Come non augurare il peggio a politiche che prevedono che le persone migranti vengano bloccate, catturate in mare e rinchiuse in lager dove devono affrontare violenze e torture di ogni tipo?“. Giorgia Meloni ha risposto sottolineando che: “Il governo italiano continuerà a lavorare per fermare la tratta di persone, l’immigrazione clandestina e le morti in mare. Che a loro piaccia o meno“.