Giorgia Linardi, portavoce della ONG, mette nel mirino il ministro dell’Interno Matteo Salvini dopo le sue dichiarazioni sulla Sea Watch 3. Intervenuta a L’aria che tira, l’attivista ha spiegato: «Il ministro dell’Interno dovrebbe astenersi dal continuare a insultarci in maniera gratuita, anche perché ad oggi è smentito da due anni di indagini che hanno provato che non esiste alcuna collusione delle Ong con i trafficanti di esseri umani: dovrebbe rispettare piuttosto che insultare il lavoro della magistratura, che ha dimostrato il contrario. E’ notizia di qualche giorno fa l’archiviazione del caso Open Arms con l’accusa di favoreggiamento e associazione a delinquere al comandante e al capo missione. Sono affermazioni violente, a cui siamo abituati e che non ascoltiamo neanche più, ma il fatto che arrivano dal ministro dell’Interno non lo autorizza a continuare: non ha nessun diritto di insultare gratuitamente delle persone che stanno facendo peraltro quello che dovrebbero fare le autorità in mare. Auspichiamo che la smetta e che faccia fare alla giustizia il suo corso». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



MIGRANTI, SALVINI: “AVEVO RAGIONE IO”

Il comandante della Sea Watch 3 è ufficialmente indagato dalla Procura di Agrigento con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: si chiama Arturo Centore e nel provvedimento di notifica della Guardia di Finanza viene anche posto il sequestro probatorio della nave della Ong tedesca, spostata in queste ore da Lampedusa fino a Licata. «Al momento – ha detto all’Ansa l’avvocato difensore Alessandro Gamberini – ci risulta indagato soltanto il comandante. Oggi sarò in Sicilia e domani ci presenteremo dai magistrati per spiegare le nostre ragioni»: replica immediata del Ministro Salvini che da La7 attacca «Allora non era Salvini il cattivo che ce l’ha con le Ong. Questo conferma quello che sostengo da mesi: le Ong favoriscono l’immigrazione clandestina e aiutano gli scafisti. Se c’è una procura che lo conferma questo e un bel lunedì. Le navi pirata sequestrate devono essere messe in condizioni di non nuocere più, di non essere più utilizzate, la Sea Watch era stata già bloccata». Intervenendo ad un incontro in Regione Lombardia, il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli replica alle accuse mosse da Salvini ieri sera «la polemica l’ha fatta lui, non ho aperto alcun porto, si tratta di un’attività fatta dalla magistratura, andiamo avanti, avrebbe potuto farmi una chiamata».



VIMINALE VS PM AGRIGENTO DOPO SBARCO MIGRANTI SEA WATCH 3

Il giorno dopo lo sbarco dei migranti dalla Sea Watch 3, da giorni al largo di Lampedusa noncurante dei divieti imposti alla nave della Ong tedesca dal Viminale e della Guardia Costiera, il Ministro degli Interni Matteo Salvini è una furia. Prima infatti ha visto sbarcare le persone dalla nave – già sequestrata dalla Guardia di Finanza – praticamente in diretta tv a “Non è l’Arena di Giletti” e poi si è scagliato in primis con i pm di Agrigento (contro quel magistrato Patronaggio che già aveva indagato Salvini sul caso Diciotti, ndr) e ovviamente anche con i compagni di Governo del Movimento 5 Stelle. «La Sea Watch è una nave fuorilegge. Ora il Viminale si aspetta provvedimenti nei confronti del comandante della nave, dal quale è lecito attendersi indicazioni precise su presunti scafisti presenti a bordo. La difesa dei confini deve essere una decisione della politica, espressione della volontà popolare, o di magistrati e Ong straniere?», riportano le fonti di Salvini all’Ansa. È lo stesso Salvini che poi fa sapere durante la diretta Facebook in nottata «Sono pronto a denunciare per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina chiunque sia disponibile a far sbarcare gli immigrati irregolari su una nave fuorilegge. Questo vale anche per organi dello Stato: se c’è qualche procuratore pronto a mandarmi a processo con una condanna che può dare fino a 15 anni di carcere, se questo procuratore autorizza lo sbarco, io vado fino in fondo».



SEA WATCH, SCONTRO TONINELLI-SALVINI

L’ex procuratore di Torino Armando Spataro in una intervista a Repubblica ha fatto un appello questa mattina per il tornare in piazza contro Salvini e in difesa dei pm di Agrigento attaccati dal Ministro degli Interni: «Sento il dovere di dirvi che leggendo la decisione della Procura di Agrigento mi ha emozionato in maniera forte: il procuratore e i suoi magistrati fedeli alla legge indagano ma tutelano le persone. Dovrebbe essere la normalità ma non sempre è così indipendentemente dai deliri che ci circondano, ignorando le disposizioni di legge e la dovuta tutela dei diritti umani. Senza retorica mi inchino di fronte ai colleghi di Agrigento». Il caso Sea Watch tiene ancora in bilico quel Governo già nel “mirino” dell’Onu dopo la lettera dell’Alto Commissariato dei Diritti Umani in merito alla politica dei porti chiusi e alle multe sulle Ong nel Decreto Sicurezza bis (che oggi dovrebbe approdare in CdM, ndr). Nel frattempo emerge l’ennesimo scontro interno alla maggioranza dopo le parole di Salvini che mettevano in dubbio la possibilità che qualche Ministro M5s abbia dato l’ordine (o lo stesso Conte, ndr) di sbarco dei migranti a Lampedusa ieri notte: «Qualche ministro o collega di governo sapeva e ha autorizzato lo sbarco? Chiedo. Perché la Guardia Costiera dipende dal ministro Toninelli, la Guardia di finanza dal ministero dell’Economia», attacca Salvini durante la diretta Facebook. Stamattina arriva la pronta replica del titolare del Mit: «Porti chiusi agli illegali. Salvini, se ha qualcosa da dirmi, me la dica in faccia. Non parli a sproposito del sottoscritto in tv».