Bastone e carota nei confronti dell’Italia da parte dell’autorevole matematico del Cnr, Giovanni Sebastiani: bene i contagi, in calo, ma storce il naso di fronte alle vaccinazioni. La curva epidemiologica nel Belpaese è evidentemente in calo, così come confermato anche dai 12mila contagi di ieri e dagli ospedali che si svuotano, ma la grande accelerazione nella campagna di vaccinazione, prospettata dal generale Figliuolo, per il momento non si vede: «si conferma la situazione di qualche giorno fa – le parole di Sebastiani rilasciate ad Open, quotidiano online di Mentana – per quanto riguarda la circolazione del virus, la curva scende da metà marzo ma nell’ultima settimana sta flettendo. In passato, il fatto che le curve frenassero erano il preludio a una stasi e poi a un aumento del contagio: questo ora ritengo sia dovuto alla ripresa della scuola in presenza» questo potrebbe essere dovuto alla «ripresa della scuola in presenza».



Bene anche la situazione nelle terapie intensive (al momento sono 3.151 i pazienti ricoverati) «a Pasqua abbiamo avuto il picco e ora scende – ha detto a riguardo il matematico – anche per i decessi il picco è stato raggiunto, e ora la curva è in discesa, anche se i valori sono sempre alti».

SEBASTIANI: “VACCINAZIONI ANCORA A RILENTO”

Come detto sopra, però, Sebastiani non è ancora convinto della campagna vaccinale in Italia, che seppur negli ultimi giorni ha avuto una spinta verso l’alto, superando quota 300mila dosi somministrate giornalmente, è ancora lontana dall’obiettivo dei 500mila sieri ogni 24 ore che permetterebbe di raggiungere l’immunità di gregge in tempi brevi: «Va detto – dice a riguardo l’esperto – che la grande accelerazione prospettata non c’è stata. La settimana scorsa viaggiavamo con un valore medio di circa 300mila somministrazioni al giorno, in aumento rispetto alla settimana prima. Mediamente fino all’altra settimana, poi, avevamo un incremento da una settimana all’altra di somministrazioni giornaliere che si aggirava intorno alle 20-21mila unità, ora stiamo intorno alle 23mila». Secondo Sebastiani i numeri annunciati di cui sopra non verranno raggiungi se non prima del mese di maggio: «Oggi (ieri ndr) è il 20 aprile, la previsione di raggiungere 500mila somministrazioni entro fine mese non si avvererà, mentre invece ci fermeremo alle 350mila al massimo».



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