Sebastiano Visintin torna a Storie Italiane per parlare degli ultimi sviluppi sul giallo di Trieste. Ieri infatti c’è stato l’incontro con i familiari della moglie Liliana Resinovich, sulla cui morte si sta indagando. «Ho cercato di trovare un equilibrio nel nostro rapporto come è sempre stato, ma per tutta questa storia si è creata una frattura tra di noi. Ma per me le decisioni sul funerale vanno prese insieme. Ci siamo abbracciati, abbiamo parlato e ci siamo informati», ha dichiarato il vedovo. Nel merito del funerale di Liliana Resinovich è intervenuto anche il suo legale, che ha voluto fare chiarezza sulle procedure.
«La scorsa settimana, non sapendo nulla del nulla osta, ci siamo limitati a chiedere se era stato rilasciato. La Procura ci ha risposto dicendoci sostanzialmente che era stato rilasciato e che l’avremmo trovato nell’ufficio competente. È fisiologico che in situazioni come queste, in cui vanno accertate ancora molte cose, il corpo non va cremato», ha precisato l’avvocato Paolo Bevilacqua in collegamento col programma di Eleonora Daniele. Nel frattempo però la comunità locale nutrirebbe sospetti su di lui: «La cosa è micidiale. Amici che incontro ti guardano in un certo modo, non ti danno neppure la mano… La gente si sta allontanando da me, questo mi fa veramente male».
GLI ATTACCHI DELLA FAMIGLIA E DELL’AMICO
Sebastiano Visintin ha smentito dissidi con la famiglia della moglie Liliana Resinovich. «Parlando con il fratello, dissi a Sergio che anni fa mi ero espresso a favore della cremazione. Anche lei mi disse questo, non voleva andare sotto terra. Mi disse che voleva essere cremata. Ho solo detto che aveva questo desiderio, non mi sono imposto, anzi mi attengo alle regole. Abbiamo subito chiarito la cosa». D’altra parte, non riesce a capire da dove partano le voci di problemi con la famiglia della moglie, che ha voluto smentire a Storie Italiane. «Chiariremo queste cose qua in futuro. Ora dobbiamo scoprire la verità», ha aggiunto Sebastiano Visintin. Riguardo le prime contraddizioni, ha chiarito che era molto confuso per la scomparsa della moglie, quindi la sua sovraesposizione era dovuta solo al desiderio di trovare la moglie.
E su Chi l’ha visto ha svelato un retroscena: «Avevo fatto una richiesta dicendo che ero disponibile ad andare, ma poi mi hanno detto che era partito tutto da Sergio, ma anche io mi sono interessato». Infine, su Claudio Sterpin, amico speciale della moglie: «Quello che sta dicendo Claudio per me è fantascienza, è solo frutto della sua fantasia che non può provare. Se attacco una persona, devo rispondere di questo. Un giorno risponderà di quello che dice, io non ho nulla da nascondere, so di essere innocente. Lui sta vivendo un calvario? Non posso neppure rispondere…». Infine, il legale ha voluto ribadire che il suo assistito è persona offesa, quindi in quanto tale non deve difendersi da alcuna accusa, ma può contribuire alle indagini come sta facendo.