Il corpo senza vita di Liliana Resinovich è stato ritrovato esattamente 22 giorni dopo la sua scomparsa. Accanto al cadavere sono stati rinvenuti un paio di occhiali e una borsa vuota. Un dettaglio, quest’ultimo, che alimenta il giallo sulla sua morte. A parlare ai microfoni di Ore 14 della borsetta nera trovata accanto al corpo di Lilly è stato il marito, Sebastiano Visintin: “Non credo che sia una borsetta, penso che sia quella cosa che usavamo noi quando andavamo in bicicletta. E’ un marsupio, io penso perché non l’ho visto”.
L’uomo ha spiegato che gli sarebbe stato fatto notare nelle foto che gli sono state mostrate in occasione del riconoscimento del corpo: “Io ho guardato solo il viso di Lilly”, ha detto lui in lacrime. Il marito avrebbe fatto caso solo all’orologio rosa che le aveva regalato: “Era una cosa di poco conto ma che lei se lo teneva, ci teneva”. L’attenzione però sembra essere concentrata sul marsupio vuoto: era abitudine di Liliana uscire con questo oggetto? “Non ho la minima idea”, ha commentato il marito.
Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich commenta il giallo della borsa
Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich non riesce a darsi una spiegazione: “Il dettaglio del marsupio me lo ha detto l’avvocato, io non sapevo”, ha commentato alle telecamere della trasmissione Ore 14. Quando ha visto le foto di Lilly ha ribadito di non averci fatto caso: “No, assolutamente”.
Era il 23 dicembre scorso, nove giorni dopo la scomparsa della Resinovich che Sebastiano insieme agli uomini della polizia ritrovano in un armadio una borsa di colore chiaro. Cosa conteneva? “La polizia ha guardato e la borsa è là, con tutte le sue carte di credito, con tutti i soldi dentro e tutte le sue cose”. I cellulari erano invece in casa, “sul tavolo sì, ma non voglio parlare di questo. Io non ho perso mia moglie, ho perso la nostra vita, tutto quello che abbiamo avuto, vissuto, in questi anni assieme, non esistono più”. Visintin non riesce a capacitarsi di cosa possa essere scattato in Liliana e che poi ha portato alla sua morte: “Non lo so cosa sia successo”, ha chiosato.
Il commento di Sebastiano su Claudio Sterpin
L’intervista a Sebastiano Visintin per il programma televisivo condotto da Milo Infante, continua. L’uomo ha raccontato chi era per lui Liliana: “Era una persona che amava essere utile, a chiunque. La sua più grande gioia era questa. Qualcuno può averne approfittato di questo”, ha aggiunto. Poco alla volta Sebastiano starebbe abbandonando l’ipotesi del suicidio? “Questo non lo so, son tante cose a cui stiamo pensando in questo periodo. E’ come se fossi in un sogno: sto osservando ma non sto vedendo”, ha aggiunto.
Claudio Sterpin, intanto, ogni martedì porta una rosa nel luogo in cui è stato ritrovato il cadavere di Liliana Resinovich. In merito il marito Sebastiano è intervenuto: “E’ vergognoso perché lui per me non esiste, non è mai esistito e quello che sta dicendo e facendo lui”. L’uomo ha ammesso di non aver mai avuto con lui un confronto: “Non ci tengo però finito tutto mi darò da fare, voglio scoprire tante cose, voglio sapere la verità vera, non quella che dice lui, questo voglio sapere. Non è verificabile, ha infangato Lilly, me e la nostra vita, ha distrutto la nostra vita. Forse aveva bisogno di una badante? Bella? Sana? Sempre col sorriso…”. Adesso il futuro di Sebastiano, quale sarà? L’uomo ammette che mentalmente riesce ancora a reagire ma fisicamente ogni giorno starebbe perdendo un pezzettino: “Vorrei vivere almeno finché avremo scoperto la verità. Dopo non mi interessa più niente”.