Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich, ha parlato in un’intervista registrata ai microfoni di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno. Prima, però, va sottolineato come nei giorni scorsi l’uomo abbia asserito in un’intervista di temere di non sapersi difendere (“vedrete che ora arresteranno me”), tanto che anche nel servizio registrato dall’inviato del programma di Eleonora Daniele, Edoardo Lucarelli, Visintin chiede tutto il supporto dei giornalisti: “Vi ho chiamato perché ho bisogno di voi, ho ancora bisogno di voi, perché deve venire fuori la verità”. E, ancora: “Io avrò sempre addosso il peso del sospetto”.



Nel prosieguo del servizio realizzato da “Storie Italiane”, Sebastiano Visintin si è mostrato incredibilmente affranto alla notizia del ritrovamento di un cadavere in un’area boschiva, che parrebbe essere quello della moglie (l’autopsia domani chiarirà questo aspetto, ndr). Queste sono state le parole del marito, interrotte dal pianto: “Mi diceva sempre che voleva stare vicino a me. Ogni giorno ricevo centinaia di telefonate, anche prima un’amica mi ha chiamato e mi ha detto che aveva regalato una collana a Lilly e che non vuole che la indossi nessun altro. Mi ha pregato di custodirla. Piangeva, poverina”.



SEBASTIANO VISINTIN: “PENSO A LILIANA, CHISSÀ QUANTO AVRÀ SOFFERTO…”

Per quanto riguarda il caso Liliana Resinovich, sono state mandate in onda su Rai Uno altre parole di Sebastiano Visintin, immortalate dalle videocamere dell’azienda di viale Mazzini la sera del rinvenimento del corpo di una donna in due sacchi neri: “Io penso a lei, capisci – ha commentato l’uomo –? Penso a quanto avrà sofferto… Chi lo sa? Cosa è successo?”.

Interrogativi ai quali proprio gli inquirenti stanno tentando di fornire una risposta definitiva, attraverso l’attività di indagine tuttora in corso. È doveroso ricordare che Sebastiano Visintin non è al momento indagato e tra le ipotesi al vaglio della Procura in questo momento c’è anche quello del suicidio (anche se il fatto che la salma sia stata rinvenuta coperta da due sacchi, tende a rendere meno plausibile questa pista, ndr). Intanto, Sebastiano è distrutto: “È la cosa peggiore che la vita potesse dare, non ho mai vissuto un momento così atroce”.