Sebastiano Visintin è tornato a parlare in televisione, di fronte alle telecamere di “Quarto Grado”, trasmissione di Rete 4 condotta da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero. Il marito di Liliana Resinovich, scomparsa a Trieste il 14 dicembre 2021 e ritrovata priva di vita in un’area boschiva della città il 5 gennaio scorso, ha asserito di non avere motivo di dubitare di sua moglie: “Ho sempre avuto massima fiducia in Liliana, non avevamo motivo di dirci bugie. Videochiamava Claudio Sterpin mentre io ero sotto la doccia? Sono cose che dice Claudio, io non ci credo. Se lui può provarle, lo faccia”.



L’ipotesi legata all’esistenza di un terzo uomo che volesse male a Liliana non è mai stata presa in considerazione da Sebastiano Visintin: “Non lo so, non oso pensare a queste cose. Non sono ancora mentalmente arrivato a dare una soluzione. Io sono sempre lì in alto mare. Non riesco a capire, a darmi una spiegazione. Sto soffrendo sempre di più. Ieri sono stato in ospedale, mi hanno visitato: fisicamente sto bene, il cuore è a posto, ma i medici mi hanno detto che dentro di me c’è un disastro”.



SEBASTIANO VISINTIN: “UNA PARTE DI LILIANA È DENTRO DI ME, LA SERA MI ACCORGO DI ESSERE SOLO”

Nel prosieguo di “Quarto Grado”, Sebastiano Visintin ha asserito di non essere a conoscenza di come potrebbe reagire, qualora la Procura chiedesse l’archiviazione del caso Resinovich, dando dunque per certa la pista del suicidio: “Io sono uno spettatore e fino all’ultimo non ho saputo niente di tutto questo… So solo che ci sono sempre le parole di questo Claudio Sterpin che continua a raccontare storie e così via…”.

Sebastiano Visintin ha quindi rivelato: “Sento la presenza di Liliana, una parte di lei è sempre dentro di me e nessuno me la porterà via. Nella nostra camera da letto è rimasto tutto com’era. Cambio e lavo le lenzuola, ma tutto quello che c’è intorno sono cose che fanno parte della nostra vita. Ogni volta, a fine giornata mi metto a letto e ascolto un po’ la radio e mi accorgo di essere solo. C’è questo dolore dentro che non finisce mai e non finirà mai”.