Nella lunga intervista rilasciata a Oggi è un altro giorno, Sebino Nela ha voluto ricordare Agostino Di Bartolomei, suo ex compagno che si è suicidato: «Lui era una persona molto introversa, parlava pochissimo, forse ancora peggio di me. Tra due persone simili a volte basta guardarsi negli occhi per dirsi migliaia di parole. Abbiamo avuto un rapporto bellissimo, per me è stata una conoscenza fondamentale per la mia carriera. Questo carattere maledetto, non parlare e non sfogarti mai con nessuno…».
Una battuta anche sul rapporto interrotto con la madre e con la sorella: «Non ci parliamo da trent’anni. Troppo facile stare con Sebino Nela, difficile stare con Sebastiano Nela. Proprio perché sono sempre stato sempre altruista, quando ho avuto necessità io qualcuno ha fatto un passo indietro. Mi sembrava giusto chiudere, quello è stato il momento più importante della mia vita: un tradimento da parte della tua famiglia non te lo aspetti». (Aggiornamento di MB)
SEBINO NELA: “TANTE PERSONE MI HANNO FATTO MALE”
Dalla carriera alla lotta con la malattia, Sebino Nela a tutto tondo nella lunga intervista rilasciata a Oggi è un altro giorno. L’ex calciatore ha da poco scritto un libro sulla sua vita insieme al giornalista Dotto: «Non è stato facile, ci ho pensato qualche anno. Io ho sempre tenuto dentro le mie cose più nitide, ma a 60 anni ho ritenuto giusto che un uomo si potesse raccontare».
Dopo aver parlato della canzone “Correndo correndo”, scritta da Antonello Venditti per lui – «Questa canzone mi emoziona, fa parte della mia vita. La ascoltai per la prima volta cantata da lui in un ritiro» – Sebino Nela ha spiegato: «Tutte le cose negative che mi sono successe mi hanno aiutato. Tante persone mi hanno fatto male, non ce n’è una su tutte. Io credo che il negativo sia un’esperienza importante: dagli errori e dalle cattive valutazioni fatte si cresce. L’approccio è poi diverso con le persone».
SEBINO NELA: “LA MALATTIA? MI SONO SALVATO PER UN PELO”
Sebino Nela ha poi parlato della sua lunga battaglia contro la malattia: «Ho scoperto di avere un cancro al colon nove anni fa, mia moglie si era accorta che non mangiavo e che mi si gonfiava lo stomaco. Lei ha insistito affinchè andassi dal dottore e dalla visita venne fuori tutto. Mi sono salvato per un pelo, ho fatto quattro interventi, l’ultimo ad ottobre». L’ex Roma ha evidenziato: «Non ho mai avuto la sensazione di perdere il coraggio. Non è semplice farsi aiutare, perché sai tu quello che stai vivendo, ma accetti tutto».
«La domanda che mi sono fatto spesso è “perché?”. Mio padre, mio zio e una mia sorella se ne sono andati per un brutto male, anche un’altra mia sorella sta combattendo. Io ho lottato tanto», ha spiegato Sebino Nela, che ha poi aggiunto: «Ho fatto un bilancio della mia vita ed il saldo era positivo, sono sempre stato molto generoso. Sono in pace con me stesso. Tra il dare e l’avere credo di aver più dato che ricevuto». Ancora sulla lotta contro il tumore: «Avevo a che fare con altri infortuni da sportivo, di questo non sai nulla e questa cosa mi ha infastidito molto. Con questa malattia non ci puoi fare niente, ma devi mettere forza e positività».