Sono “fonti di Palazzo Chigi” a sciogliere il dilemma seconde case che aveva accompagnato la pubblicazione del nuovo Dpcm. Come riportato dall’Ansa, infatti, dalla presidenza del Consiglio dei ministri si specifica che sarà possibile recarsi nelle seconde case anche fuori regione. Il testo, infatti, disciplina che “è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”. Inoltre, a dispetto di quanto avvenuto con il decreto sulle misure per le festività natalizie, l’ultimo Dpcm non specifica il divieto degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione, lasciando così intuire la possibilità di raggiungerle. Permane in ogni caso il divieto di spostarsi in un’altra Regione a meno che non vi siano motivi di comprovata necessità, lavoro, studio o salute. (agg. di Dario D’Angelo)



DPCM, DUBBIO SECONDE CASE

C’è il forte dubbio seconde case nel nuovo Dpcm che entrerà in vigore ufficialmente da domani, domenica 17 gennaio 2021, e che stabilirà le nuove misure restrittive per le prossime settimane. La questione seconde case è divenuta d’attualità in queste ultime ore in quanto si è venuto a creare un vero e proprio giallo. Come riferisce l’edizione online dell’agenzia Ansa, nel comma 4 degli articoli che vietano gli spostamenti nelle regioni, è appunto sparita la limitazione che vieta di raggiungere le seconde case che si trovano in regione diverse da quella dove non si risiede.



Leggendo il nuovo Dpcm, come spiega ancora l’Ansa, si dice soltanto che “è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”, senza fare chiarezze sulle abitazioni diverse da quella normale di residenza. Il Corriere della Sera ha citato poi fonti di Palazzo Chigi che confermano che “per ‘abitazione si intende dunque anche una seconda dimora, anche in affitto’, che si trovi in una regione in fascia gialla, arancione o rossa. L’unico limite riguarda il fatto che potrà spostarsi soltanto il nucleo familiare”.

SECONDE CASE, E’ GIALLO: IL 1500 ‘SMENTISCE’ IL DPCM

La situazione è però più complessa di quanto sembra in quanto contattando il numero 1500, quello attivato dal ministero della salute per rispondere alle varie domande dei cittadini sulle questioni riferite al coronavirus, viene risposto che il nuovo Dpcm “non consente di raggiungere le seconde case fuori della propria regione se non per emergenze“. Di conseguenza sembrerebbe trattarsi di un caso probabilmente di dimenticanza. “E’ questa – chiariscono ancora gli operatori del 1500 – la direttiva specifica che abbiamo ricevuto dopo la firma del Dpcm. Ci sono maggiori restrizioni rispetto a prima”. Ecco perchè sono attesi chiarimenti che dovrebbero arrivare attraverso le classiche Faq pubblicate sul sito del governo. Ricordiamo che il nuovo Dpcm scatterà da domani, domenica 17 gennaio, e prevedrà il ritorno delle zone colorate, con Lombardia, Sicilia e provincia di Bolzano in rossa.