Il seggiolino da auto per i bambini può fungere da contraccettivo? L’interrogativo, a metà tra il serio e il faceto, è stato affrontato con la massima professionalità da due economisti appartenenti al MIT e al Boston College – Carroll School of Management, Jordan Nickerson e David H. Salomon, i quali hanno verificato che l’impossibilità di installare un terzo seggiolino omologato in vetture di dimensioni normali sposti notevolmente gli equilibri economico-finanziari di un nucleo familiare, che tende così a fermarsi a un massimo di due figli proprio per evitare costi aggiuntivi, tra cui l’obbligo di cambiare macchina.
Lo studio, di cui dà notizia in Italia il “Business Insider”, è caratterizzato da un titolo a dir poco emblematico: “Car Seats as a Contraception” (“I seggiolini come contraccettivo”). Addirittura, nella scrupolosa ricerca condotta da Nickerson e Salomon, si è visto come le donne con due figli in età da seggiolino per auto abbiano una probabilità annua di parto inferiore dello 0,73% rispetto alla media, soprattutto in quei nuclei nei quali i sedili anteriori dell’automobile siano già occupati e dunque non ci sia spazio per un terzo seggiolino.
SEGGIOLINO DA AUTO COME CONTRACCETTIVO? CROLLO NASCITE IN USA DAL 2017
In merito al seggiolino da auto e alle sue funzioni da “contraccettivo” naturale, lo studio condotto negli Stati Uniti d’America ha dimostrato che dal 2017 le leggi vigenti dall’altro lato dell’Atlantico circa l’utilizzo del seggiolino abbiano provocato una riduzione permanente di 8mila nascite. Si giunge dunque a fare due conti, come sottolinea il “Business Insider”, rimarcando che la radio di Freakonomics è arrivata alla conclusione che i seggiolini sono responsabili dello 0,0076% del calo delle nascite, pari a 0,01 figli per donna. Se si considerano i genitori che potrebbero avere un terzo figlio, quella cifra raggiunge il 7,8%. Chiaramente non si tratta della principale causa connessa alla crisi demografica negli USA, ma inevitabilmente, complice anche la pandemia di Coronavirus che ha ribaltato prospettive, azzerato certezze e creato divari economici difficili da colmare, non si può trascurare in questa analisi l’effetto economico sulle decisioni connesse alla procreazione.