Ségolène Royal
come Laura Boldrini: troppo machismo e testosterone in questa crisi ucraina. Intervenuta ai microfoni del Corriere della Sera, l’ex ministro francese ha detto la sua sulla guerra in corso e ha acceso i riflettori sull’assenza di donne al tavolo diplomatico. “Da quando Angela Merkel ha lasciato la scena si vedono solo uomini, dagli studi televisivi alla gestione del Covid alle riunioni del G7”, la denuncia della socialista.
Ségolène Royal ha rimarcato che i leader dei Paesi più industrializzati sono tutti uomini e lo squilibrio di potere ha le sue conseguenze: “Vedo molta esibizione di testosterone e di machismo, una specie di competizione tra uomini che devono dimostrare di essere più forti. Nel linguaggio, nelle posture, noto forme di infantilismo”.
Ségolène Royal: “Crisi Ucraina, serve la Merkel”
Secondo Ségolène Royal manca una vera mediazione in questa crisi, sottolineando che i negoziati in corso tra russi e ucraini non possono portare a nulla. L’ex ministro transalpino ha rimarcato di aver già assistito a questo genere di trattative e quando i negoziatori non sono ad alto livello non hanno alcun peso politico: “Le discussioni diventano folkloristiche, si passano anni a litigare sulle virgole”. Secondo Ségolène Royal Ucraina e Russia sono lasciati soli, servirebbe un intervento diplomatico a più alto livello. Il suo pensiero va all’ex cancelliera tedesca Angela Merkel, ma anche a Turchia e Israele: “I governi occidentali sono parti in causa perché sosteniamo l’Ucraina, tanto è vero che neanche ci proviamo a definirci mediatori. Ci sono le telefonate, che male non fanno, e i negoziati tecnici tra ucraini e russi che però non hanno alcun vero mandato politico, mentre manca una mediazione ad alto livello. Anche gli aiuti che inviamo sono piuttosto confusi. Ogni Paese invia armi, poi alcune aziende si ritirano dal mercato russo ma altre restano”. Ségolène Royal ha proseguito: “Credo che si potrebbe fare di meglio, perché né Ucraina né Russia potranno vincere questa guerra. Molti altri Paesi nel mondo lo hanno capito”.