Per cinque anni è stata segregata in casa dal marito dal quale ha subito anche maltrattamenti. Finalmente, una giovane madre di origini tunisine è riuscita a scappare dalle grinfie dell’uomo, suo connazionale ed allertare i carabinieri grazie ad un passante che le ha permesso di fare la telefonata. E’ quanto accaduto a Falconara Marittima, in provincia di Ancona dove la coppia viveva. A raccontare la drammatica vicenda è il quotidiano La Repubblica: la vittima era giunta in Italia cinque anni fa ma sin da subito le era stato impedito di frequentare altre persone esterne all’ambiente familiare.



La vittima ha 27 anni e parla solo l’arabo e poche parole di italiano. Per tutto questo tempo non ha potuto allertare le forze dell’ordine dal momento che il marito le avrebbe spaccato in testa il cellulare al culmine dell’ennesimo litigio. Dopo essere riuscita a scappare e contattare i carabinieri, il militare al telefono ha compreso la gravità della situazione inviando una pattuglia sul posto.



Segregata in casa e picchiata dal marito per 5 anni: oggi è una donna libera

Dopo il loro intervento, i Carabinieri hanno provveduto ad accompagnare la giovane madre presso il pronto soccorso dell’ospedale di Torrette di Ancona per poi essere successivamente affidata ai servizi sociali del Comune di Falconara che hanno provveduto a trasferirla in un rifugio protetto insieme ai suoi due figli di 3 e 5 anni. Il marito è attualmente indagato per maltrattamenti in famiglia. Solo dopo essere stata ascoltata con l’aiuto di un interprete arabo, i militari hanno appreso ciò che per cinque anni avrebbe vissuto tra le mura domestiche.



Una famiglia apparentemente normale ma che in realtà nascondeva un matrimonio fatto di violenze. Alla donna era consentito uscire di casa solo in rare occasioni e viveva in uno stato di totale isolamento a parte la presenza della suocera che aveva il compito di controllarla quando il marito, 40 anni, era fuori per lavoro. Le poche volte che aveva provato a ribellarsi era stata minacciata, picchiata e insultata dall’uomo. La vittima aveva iniziato a sfogarsi con un’amica via chat, la quale era riuscita a convincerla a fuggire ma quando il marito aveva scoperto le loro conversazione le aveva rotto il cellulare in testa. L’uomo ai militari ha tentato di minimizzare riducendo tutto ad una semplice lite tra coniugi.