Si torna a parlare a La Vita in Diretta del caso della 21enne che è stata segretata in casa per anni dalla madre, in provincia di Avellino. Le ultime novità sulla vicenda, riportate dal programma di Rai Uno, raccontano di un nuovo indagato, il padre della stessa vittima, finita sul registro dell’inchiesta con le accuse di torture e istigazione al suicidio. Per commentare gli ultimi risvolti di questa vicenda raccapricciante, in studio nel talk show condotto da Alberto Matano, la criminologa Roberta Bruzzone, nota opinionista della tv in molti casi di cronaca nera, che ha cercato di far meglio comprendere al pubblico la posizione del padre della ragazza.



“Il padre – spiega l’esperta a La Vita in Diretta – ha sicuramente una situazione penalmente rilevante perchè lui aveva un obbligo verso questa ragazza”. Poi ha aggiunto: “Qui c’è uno scenario di maltrattamento familiare seriale, la sua posizione (riferendosi sempre al padre ndr) è meno grave rispetto alla moglie ma qui c’è una condizione di manipolazione molto seria”.



SEGREGATA IN CASA AD AVELLINO, BRUZZONE: “INDIVIDUATO NELLA RAGAZZA UN CAPRO ESPIATORIO”

“In realtà – ha continuato Bruzzone sulla vicenda della giovane segregata in casa ad Avellino – quando c’è una personalità malevole e distruttiva (riferendosi invece alla madre, che avrebbe agito per ripicca nei confronti della suocera ndr), il clima di terrore che si crea porta tutti i partecipanti a cercare di salvare il salvabile, hanno individuato nella ragazza una sorta di capro espiatorio scongiurando quindi la possibilità di altre vittime”.

Le indagini proseguiranno ulteriormente affinchè emergano tutti i dettagli di una vicenda che la scorsa primavera aveva scosso la piccola comunità di Aiello di Sabato, nell’irpino. Molti si sono domandati come mai nessuno si sia accorto di nulla, a cominciare dai servizi sociali del Paese, ma tutti coloro che sono stati interpellati hanno rimandato al mittente eventuali responsabilità. La tendenza a non interessarsi dei fatti altrui, cosa senza dubbio lecita, ha tenuto questa vicenda all’oscuro per molti anni, fino a che non è scattata la denuncia e si è scoperta la macabra verità.