Ieri Selvaggia Lucarelli è andata alla manifestazione dei no pass: “Volevo vedere con i miei occhi se davvero c’è questo registro di violenza che si racconta”, ha spiegato la giornalista oggi ospite di Da Noi a ruota Libera. “C’è molta più ferocia e violenza di quanto non immaginassi”, ha aggiunto prima della messa in onda del video choc. Si è sentito il rumore di una testata: “Tra l’altro io non stavo interagendo con questa persona. La discussione era molto pacata”, ha spiegato la Lucarelli. “Questa persona è intervenuta dal nulla e mi ha dato una testata al telefono che mi è arrivata in faccia”.



Nessuno è intervenuto perché “non c’erano forze dell’ordine”, ovvero “con decine di persone che mi circondavano non avevo nessuno a cui chiedere aiuto”, ha aggiunto la giornalista spiegando che come lei altri colleghi si sono ritrovati nella medesima situazione. A suo dire non sarebbe stato l’unico episodio di violenza. “Credo che molte persone non stiano benissimo, credo che ci sia una istigazione continua alla violenza nei confronti dei giornalisti che viene da Telegram, dai social e dagli stessi giornalisti”. Adesso proseguirà alla denuncia di questa persona: “Sarà mia premura denunciarlo”, ha chiosato. (Agg. di Emanuela Longo)



“Hanno voglia di picchiare”

Selvaggia Lucarelli presa a testate a Roma durante una manifestazione no vax. Lo ha rivelato la stessa giornalista, precisando che il video pubblicato su Twitter è solo parziale e che la versione integrale verrà pubblicata da Domani, il nuovo quotidiano per il quale scrive. L’aggressione è avvenuta ieri, sabato 20 novembre, e dal video si evince un uomo che usa modi violenti e ad un certo punto colpisce la persona che sta effettuando la ripresa con una testata. «Forse non le è chiaro, la testata era a me», ha precisato infatti Selvaggia Lucarelli ad un utente che aveva lasciato un commento al tweet.



Molti i messaggi di solidarietà per la giornalista vittima di questa grave aggressione, ma non solo. C’è chi paragona l’aggressione a quella subita dal giornalista Daniele Piervincenzi da Roberto Spada. «Sì ma il giornalista andava dietro a quello del clan Spada, questo qui è venuto da me. Lui. È persino peggio. Hanno voglia di picchiare, aggredire, sfogarsi», la replica di Selvaggia Lucarelli. (agg. di Silvana Palazzo)

Selvaggia Lucarelli aggredita a manifestazione no vax

Selvaggia Lucarelli è stata aggredita nel corso di una manifestazione no vax al Circo Massimo di Roma. La giornalista ha denunciato quanto accaduto in un video pubblicato sui social network, dove si vede una persona prima aggredirla verbalmente e poi fisicamente, dato che le dà anche una testata. L’uomo viene successivamente allontanato da altri presenti. Le immagini, ad ogni modo, come preannunciato, non sono in versione integrale.

“Ieri sono andata al Circo Massimo per la manifestazione no vax con cappello, occhiali, mascherina. Nessuno sapeva chi fossi. Per il solo fatto di chiedere “perché è qui oggi?” sono stata aggredita in ogni modo possibile (denuncerò)”, ha scritto Selvaggia Lucarelli nel post. La giornalista ha voluto sottolineare dunque di essersi recata in mezzo ai manifestanti in incognito, ma ciò non è servito ad evitarle l’aggressione. “E aggiungo che tutto questo è stato possibile grazie alla totale assenza delle forze dell’ordine nell’area del Circo Massimo”.

Selvaggia Lucarelli e gli scontri con i no vax

Selvaggia Lucarelli, dopo essere stata aggredita alla manifestazione no vax no pass che si è svolta ieri al Circo Massimo a Roma, ha pubblicato il video sul suo profilo Twitter. Il filmato integrale, come preannunciato, sarà presto online su DomaniGiornale. La giornalista, intanto, si è mossa per vie legali, denunciando l’autore del violento gesto.

Non è la prima volta, purtroppo, che Selvaggia Lucarelli si scontra in prima persona con i no vax. In diverse occasioni, infatti, ha pubblicamente attaccato coloro che ritengono che il vaccino non sia sicuro e che rifiutano di aderire alla campagna di vaccinazione. L’aggressione, questa volta, va tuttavia ben oltre la sua persona. La giornalista, infatti, si era recata alla manifestazione in incognito, in quanto ben coperta da mascherina, occhiali e cappello. Non un attacco personale, dunque, bensì un gesto di violenza puro e crudo.