Selvaggia Lucarelli attacca Giorgia Soleri: le sue parole
Giorgia Soleri sarà la prossima partecipante di Pechino Express 2023, con la sua amica Federippi formano la coppia delle “Attiviste”. L’attivista, in un’intervista al Corriere della Sera, aveva dichiarato che la sua patologia avrebbe potuto crearle problemi durante il programma. Nonostante questo, ha spiegato la fidanzata di Damiano David, ha deciso di partecipare per non perdere questa opportunità.
Selvaggia Lucarelli ha commentato duramente la scelta di Giorgia Soleri, lanciando una stoccata sui social: “Quindi il dolore che la costringeva a letto per settimane e non le permetteva di pianificare nulla (parole sue), ora non è più invalidante ma è diventato gestibile, a seconda delle occasioni a cui non può rinunciare. Siamo tutti felici per lei, una buona notizia! Il cinema è passivo, l’invalidità dinamica, del resto”. Non è stata diretta la replica dell’influencer che, sui social, ha specificato che chi è affetto da malattie croniche non finge: “Piuttosto, fingono i loro livelli di energia, di felicità e benessere”.
Giorgia Soleri e la lite a Pechino Express: ecco cosa è successo
Durante la conferenza stampa di Pechino Express 2023, Giorgia Soleri ha avuto un duro scontro con la coppia denominata “Avvocati”, formata da Lara Picardi e Alessandra Demichelis. La scelta di usare il nome al maschile da parte delle due donne, non è piaciuto all’attivista che ha dichiarato: “Io e Federippi non siamo d’accordo e lo sanno anche loro.”
E ancora: “Il linguaggio crea la realtà ed è importante dare un nome alle cose: non ci sono questioni utili e futili. Avvocate esiste e non capisco perchè cambiare la desinenza di genere, dopodiché accetto la vostra determinazione“. Di contro Lara Picardi e Alessandra Demichelis hanno replicato: “Ho vissuto in un ambiente in cui ho sempre sognato di fare l’avvocato e non mi è mai passato in mente di parlare di avvocata: è sempre stato così. Non capisco perchè ragionare di questo nel 2023: ci sono cose più importanti, è nell’uso, non ho mai sentito in tribunale rivolgersi a qualcuno come avvocata o la giudice, quindi…”.