Selvaggia Lucarelli si scaglia contro Barbara D’Urso in un lungo editoriale su “Il Fatto Quotidiano” per come la conduttrice ha gestito l’intervista di Sara Tommasi, la showgirl affetta da bipolarismo che nell’ultima puntata di “Live – Non è la D’Urso” ha deciso di raccontare la sua “rinascita” dopo anni difficili tra droga e porno. Selvaggia inizia il suo articolo descrivendo la scena finale del film più chiacchierato di questo periodo, “Joker“:”C’è una scena, nel film Joker, in cui Arthur, aspirante cabarettista con inquietanti disturbi psichici, solleva lo sguardo e vede se stesso in tv. Sorride, pensando che il noto conduttore Franklin nel suo seguitissimo show stia mandando in onda un frammento di un suo provino da comico per decantarne il talento. Invece Franklin lo sta sbeffeggiando, applaudito da un pubblico che ride sguaiatamente di quel provino maldestro. Una specie di Corrida venuta male, in cui nessuno, a parte lo scaltro conduttore, capisce che Arthur non è un borioso senza talento, ma un malato di mente senza capacità di discernimento”. Selvaggia traccia diversi parallelismi con la scena in questione e poi fa lo stesso per l’intervista D’Urso-Tommasi:“Domenica sera poi mi è parso di assistere davvero a una scena di Joker, dove Joker era Sara Tommasi (senza la consapevolezza di Joker nella scena finale) e Barbara D’Urso il cinico conduttore Franklin“.
SELVAGGIA LUCARELLI CONTRO BARBARA D’URSO PER INTERVISTA A SARA TOMMASI
Selvaggia Lucarelli scrive:”Sara Tommasi soffre di bipolarismo da molti anni. Il bipolarismo è un disturbo psichiatrico che si può gestire con farmaci, ma che non si può curare in via definitiva. È una psicosi terribile i cui sintomi sono spesso autodistruttivi. Si passa dalla depressione all’ euforia, si attraversano periodi di lucidità alternati a periodi con allucinazioni, paranoie, bulimia sessuale, pensieri suicidi. Si diventa fragili e si finisce in balia di se stessi e di approfittatori. Capita spesso che chi ne soffre finisca per drogarsi o abusare di alcol, aggravando la sua situazione. Tutto questo, e anche di più, è successo a Sara Tommasi negli ultimi anni. È andata a Live-Non è la D’ Urso per raccontare l’ inferno e la rinascita, il desiderio di cancellare dal web, aiutata da agenzie che si occupano di reputation, le foto e i video degradanti di quel periodo buio. Perché se ne vergogna, perché è stata sfruttata“. Secondo l’opinionista, però, la Tommasi non ha ricevuto un trattamento corretto dalla padrona di casa: “La scheda che la presentava in tv era, tra le altre cose, un collage di sue foto con l’ aria sfatta e lo sguardo perso, foto con la gonna tirata su per strada, foto senza slip in luoghi pubblici. La voce narrante sottolineava le parole “hard” e “porno“. La conduttrice Barbara D’Urso ha indugiato per buona parte dell’ intervista sui film porno, facendo osservazioni come “Ma hai fatto film come quelli con Rocco Siffredi?” o “Per anni ti abbiamo vista mezza nuda per strada che ti alzavi il vestito senza mutande!”, “Hai messo da parte un po’ di soldini, ma non con i porno vero?”. E ancora “Il bipolarismo è finito totalmente o no?”, dimostrando non solo di voler insistere sull’aspetto più pruriginoso – quello per cui la Tommasi vorrebbe l’ oblio -, ma di aver intervistato una ragazza affetta da disturbo bipolare, senza essersi neppure informata sulla malattia. “Ora che sei guarita”, le ha detto a un certo punto. “Non posso guarire”, l’ha interrotta correttamente la Tommasi. Perché no, dal bipolarismo non si guarisce. E neppure da un certo cinismo mascherato da buone intenzioni che si serve della malattia mentale per alzare lo share”.