La Strage di Erba divide ancora l’opinione pubblica e fra i protagonisti di chi ha assunto la tesi innocentista o accusatoria c’è anche Selvaggia Lucarelli. La giornalista de Il Fatto Quotidiano non ha risparmiato critiche al “metodo Iene” che le suscita sempre un misto di orrore e stupore. “Stimo giusto due/tre inviati e lì mi fermo”, ha scritto in un post sui social lo scorso marzo parlando dei “grandi danni de Le Iene”, argomento su cui è tornata spesso anche per altri casi e vicende di cronaca. “Un uomo perbene e benvoluto, tant’è che per il suo congedo viene organizzata una festa in teatro con tanti sindaci e comuni cittadini”, dice invece del Maresciallo Luciano Gallorini che si è occupato del caso ed è finito alla gogna. Un argomento su cui Le Iene ritorneranno anche questa sera, lunedì 5 agosto, grazie a uno speciale sulla Strage di Erba con tutti i punti interrogativi ancora da chiarire.



SELVAGGIA LUCARELLI CONTRO ANTONINO MONTELEONE

La Lucarelli non ci sta e in particolare si scaglia contro l’inviato Antonino Monteleone, che ha raccolto la testimonianza della coppia, condannata in via definitiva all’ergastolo, e cerca ancora di giungere a una verità che possa in qualche modo ribaltare la colpevolezza di Rosa e Olindo. “Vuole avere ragione. Anche a costo di rovinare la festa della vita a un uomo perbene”, continua la giornalista nel post, etichettando Monteleone come una persona troppo convinta e sotto pressione per l’esigenza di “dimostrare al mondo che non ha confezionato decine di servizi su Erba buttando via tempo e risorse”. Selvaggia Lucarelli non crede alla versione di Azouz Marzouk sulla possibilità che Olindo Romano e Rosa Bazzi siano innocenti. E soprattutto ricorda come il padre del piccolo Youssef, il marito di Raffaella Castagna e il genero di Paola Galli, tre delle quattro vittime della Strage di Erba, non abbia ancora fatto il nome di chi secondo lui sarebbe il vero colpevole.



LE PAROLE SU AZOUZ MARZOUK

“Rosa Bazzi lo accusò di violenza sessuale”, ha scritto in un post lo scorso aprile, “quindi crede fermamente alla verità della sua calunniatrice. Interessante”. La giornalista continua e dopo aver elencato alcuni dettagli degli iter processuali che hanno colpito Marzouk in prima persona, fra cui l’arresto per spaccio avvenuto nel 2005 e non ultima l’espulsione dall’Italia in seguito al patteggiamento per il terzo arresto per lo stesso reato, ricorda anche un collegamento curioso fra Azouz e Fabrizio Corona. Quest’ultimo invitato a quanto pare in Tunisia, in occasione del funerale di moglie e figlio, con il solo fine di vendergli un’esclusiva senza che la famiglia Castagna fosse a conoscenza dell’accordo. “Quello che faceva serate con Lele Mora”, dice ancora di Marzouk, ricordando alcune delle intercettazioni fatte dalle autorità, in cui parla di come i mesi successivi alla strage fossero belli per lui, per via delle tante proposte sessuali che gli sono state fatte. “Raffaella li aveva denunciati per minacce, ingiurie, pugni ricevuti dai due”, ricorda ancora la Lucarelli parlando di come sia assurdo che Azouz possa anche solo pensare che Rosa e Olindo siano “due persone semplici, miti e un po’ buffe”. Un’opinione del tutto contraria a quella della moglie, quindi, nonostante in precedenza avesse dichiarato: “Hanno picchiato la Raffa che era ancora incinta”.

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