Una addetta alle pulizie e suo marito sono indagati dalla procura di Vasto con l’accusa di aver derubato il papà di Selvaggia Lucarelli. Il furto sarebbe avvenuto a più riprese nell’abitazione di Cupello, in provincia di Chieti: sono spariti molti oggetti in oro e argento, anche l’anello nuziale dell’anziano, ma sono stati anche prelevati dei soldi con il bancomat.



Dopo le indagini carabinieri, è stato notificato l’avviso di conclusione, quindi poi potrebbe chiedere il processo. Nel mirino degli inquirenti sono finiti la donna delle pulizie nella casa di Nicola Lucarelli e il marito: l’accusa è di furto e uso indebito della carta bancomat.

Inoltre, c’è l’aggravante di aver commesso ciò abusando delle relazioni domestiche e approfittando di circostanze di luogo e persona, in riferimento all’età del papà di Selvaggia Lucarelli, che ha 90 anni, ostacolandone la difesa. Stando a quanto riportato da Il Centro, che cita il documento firmato dal sostituto procuratore, la coppia ha derubato il papà della giornalista e scrittrice in tempi diversi, tra aprile e giugno di quest’anno, ma con azioni che rispecchiano lo stesso disegno criminoso. La refertiva sarebbe stata poi venduta dal marito della donna delle pulizie, riuscendo a ottenere poco meno di 3mila euro da un compro oro di Vasto.



COSA È STATO RUBATO AL PAPÀ DI SELVAGGIA LUCARELLI

Le indagini hanno permesso anche di appurare nello specifico cosa sia stato rubato al papà di Selvaggia Lucarelli: secondo il pm, l’addetta alle pulizie e il marito hanno preso due alzatine, altrettanti sottobicchieri e cucchiaini, 11 cucchiai, 5 vassoi, 3 bicchieri, una ciotola, una paletta e un coperchio con una piccola statua, oggetti in argento; a ciò si aggiungono per quanto riguarda gli oggetti in oro, la fede nuziale, un braccialetto, due piastrine e un anello.

Il Centro riporta che della refurtiva fanno parte anche una pietra, un paio di orecchini, 5 vassoi, due cesti e altrettante ciotole, 6 bollitori, due porta candela, uno scrigno piccolo, un fermacarte del 1969 e un altro. Il bottino comprende inoltre un pela verdure, 4 saliere, un porta tovagliolo, 3 forchette, 18 coltelli e 6 oggetti che raffigurano frutta e ortaggi.



Ma la coppia indagata non si è limitata ai furti in casa, perché avrebbero usato anche la carta bancomat di Nicola Lucarelli, mettendo le mani anche su contanti. Si parla di 5 prelievi per mille euro nel complesso, effettuati in diversi sportelli automatici.

I PROSSIMI STEP

Ora i coniugi hanno 20 giorni di tempo per depositare le proprie memorie, fornire documenti o chiedere un interrogatorio, poi la procura dovrà valutare se chiedere l’archiviazione o il processo, mentre la vittima, il papà di Selvaggia Lucarelli potrà chiedere di costituirsi parte civile e fare richiesta di risarcimento danni.