Archiviata la denuncia di Elisa Barone per diffamazione online nei confronti di Selvaggia Lucarelli. Lo ha deciso il giudice di Milano nell’udienza che si è svolta lo scorso 15 dicembre, alla presenza dei difensori delle parti. A renderlo noto è stata la stessa giornalista, denunciata dopo aver chiesto la rendicontazione di quanto ricevuto negli anni dalla donna di Lecce, mamma di una ragazza di 15 anni affetta dalla sindrome di Berdon, malattia congenita rara per la quale è in cura negli Stati Uniti. La patologia, di cui soffrono meno di 300 persone nel mondo, colpisce l’apparato digerente e prevede cure all’estero molto costose. Cinque anni fa la 15enne fu sottoposta ad un trapianto di tutto l’intestino all’Upmc Children’s Hospital di Pittsburgh.



Selvaggia Lucarelli intervenne chiedendo che Elisa Barone rendicontasse quanto ricevuto come sia come rimborsi da parte della Asl di Lecce per le spese sanitarie e di vitto e alloggio sia come donazioni da privati tramite la sua associazione Stellina di Berdon che raccoglie anche il 5 per mille, attraverso la funzione Facebook Stars con cui si monetizzano le dirette social, ma anche le campagne sulla piattaforma GoFundMe (per sostenere però negli studi al college Giordano, il fratello maggiorenne della ragazza).



SELVAGGIA LUCARELLI “NON HO INCORAGGIATO INSULTI, MA INVITATO ALLA MODERAZIONE”

«Ricorderete questa vicenda e la mia richiesta di sapere come questa signora abbia speso i milioni che le sono arrivati tramite raccolte fondi. La signora non ha voluto mostrare alcuna rendicontazione e ha pensato bene di querelarmi (i soldi per gli avvocati li trovano sempre)», ha scritto Selvaggia Lucarelli sui social, dando notizia dell’archiviazione della prima denuncia. La giornalista aggiunge che il giudice ha scritto «che è un fatto di rilevanza nazionale e di interesse pubblico visto che la questione delle raccolte fondi, utilizzando malattie di familiari e senza rendicontazioni, è argomento su cui mettere legittimamente in guardia le persone».



Selvaggia Lucarelli assicura che continuerà ad occuparsi della vicenda, visto che continuano a tornarle molte cose. «La signora ha anche provato ad attribuirmi colpe riguardo i commenti sotto i miei articoli. Il giudice ha stabilito che le responsabilità sono individuali e che mai ho incoraggiato qualcuno a scrivere messaggi insultanti, ma al contrario ho sempre invitato alla moderazione», ha concluso la giornalista.

L’INCONTRO TRA SELVAGGIA LUCARELLI E MICHELE EMILIANO

La denuncia per diffamazione di Elisa Barone si riferisce in particolare a due post di Selvaggia Lucarelli, pubblicati il 13 settembre 2022 e 3 gennaio 2023. Nel primo la giornalista scriveva: «A questa signora che ha avuto milioni di euro dal pubblico e dal privato (le sue raccolte sono sempre aperte 24 ore su 24 da sette anni) ho molte domande da fare. Peccato che si tiri indietro, forse spaventata all’idea che per la prima volta qualcuno le chieda spiegazioni su parecchie cose ambigue, nella sua storia. Ma se è tutto limpido di cosa avete paura?».

Nel secondo, invece, riassumeva la vicenda e chiedeva alla Regione Puglia di fare chiarezza. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, il governatore Michele Emiliano il 20 luglio scorso ha incontrato la giornalista insieme al direttore generale dell’Asl di Lecce Stefano Rossi e del coordinatore del Centro regionale trapianti Loreto Gesualdo. La giornalista ha fornito diverse informazioni che il presidente Emiliano ha trasmesso alle procure di Bari e Lecce, all’Inps e ad Arca Salento per gli approfondimenti di competenza.