Autrice del libro “Il vaso di pandoro“, con cui ha descritto l’ascesa e caduta dei Ferragnez, Selvaggia Lucarelli è tornata a parlare dell’ormai ex coppia: lo ha fatto in tv, a Piazzapulita, soffermandosi anche sull’indagine che coinvolge Fedez per l’aggressione a Cristiano Iovino. La giornalista del Fatto Quotidiano parte dalla ‘fine’, da ciò che resta della coppia: “Resta molto poco, i Ferragnez non esistono più, dobbiamo chiamarli Ferragnex. È caduto un impero, se consideriamo che insieme avevano 45 milioni di follower. La verità è che per sette anni hanno spostato opinioni, condizionato aspirazioni di molti giovani e la politica. Avevano un potere smisurato e hanno sempre agito nel consenso più totale, non c’è stato mai dissenso nei loro confronti, erano intoccabili“.
Si passa poi al caso del pandoro, quello che la stessa Selvaggia Lucarelli ha scoperchiato con la sua inchiesta giornalistica: “L’inganno è chiaro, chi comprava quel pandoro era convinto che la donazione finale sarebbe aumentata“. Parla, quindi, di un’operazione ambigua, che per questo “rende indistinguibile l’intenzione e lo scopo ultimo del consumatore“. Un’ambiguità che appare in molte operazioni benefiche di Chiara Ferragni e Fedez, secondo Selvaggia Lucarelli, secondo cui la comunicazione è stata “fumosa“, mentre sarebbe stato semplice renderla chiara.
“FEDEZ SI È COMPORTATO DA SOCIO CON CHIARA FERRAGNI”
Selvaggia Lucarelli ha dubbi anche riguardo l’eventuale consapevolezza di Fedez degli affari di Chiara Ferragni, ma segnala che l’operazione del rapper con le uova somigliava molto a quella dell’ex moglie, che ha poi “raddrizzato” in corso. “La multa dell’Antitrust arriva un anno dopo la mia inchiesta. Non si è informato su come fosse avvenuta la beneficenza? Non ha voluto sapere le modalità? Mi sembra di capire che finché Chiara non è stata sgamata dall’Antitrust, quell’operazione gli è andata bene, a meno che non sapesse nulla, ma dubito. Resto dell’idea che non si sia comportato da marito, ma da socio. Aveva paura del contagio reputazionale“, ha dichiarato la giornalista del Fatto Quotidiano, aggiungendo che la sinistra ha sbagliato nel prenderli come rappresentanti del loro pensiero, visto che rappresenterebbero un capitalismo peraltro avido, mentre la premier Giorgia Meloni non ha sbagliato nella sua presa di posizione sul caso pandoro.
“Chiara Ferragni non ha ancora realizzato che è morta, quella che esisteva prima non potrà esistere mai più, deve ripartire da zero, non può pensare di recuperare il suo ruolo sui social così come era prima“, prosegue Selvaggia Lucarelli, secondo cui la ‘magia’ dell’influencer sia finita. “Non credo che non possa avere una seconda opportunità, del resto ha tanti soldi e può fare l’imprenditrice molto bene“.
SELVAGGIA LUCARELLI SUL CASO FEDEZ-IOVINO
Si arriva poi all’indagine sull’aggressione a Cristiano Iovino, che spinge Selvaggia Lucarelli a non dirsi sorpresa sul presunto coinvolgimento di Fedez: “Le sue frequentazioni sono note. C’erano mamme delle scuole dei figli di Fedez per la sua sicurezza, fatta di alcuni ultrà del Milan“, il retroscena svelato a Piazzapulita, dove mette in evidenza l’ambiguità del rapper, tra iniziative benefiche di giorno e frequentazioni discutibili di notte.
“Mi ha molto stupito il suo errore di comunicazione, cioè non assumersi la responsabilità di quello che ha fatto. Non entro nel merito dell’aspetto legale, ma non so come potrebbe uscirne dalla bugia che ha raccontato colpevolizzando la vittima e i giornalisti. Rischiamo di vederlo con una tuta grigia molto presto a chiedere scusa a tutti“, la battuta in riferimento al video con cui Chiara Ferragni aveva chiesto scusa dopo lo scoppio del caso pandoro parlando solo di “errore di comunicazione”.