Fedez attacca Selvaggia Lucarelli a Che tempo che fa
Selvaggia Lucarelli ha deciso di replicare alle parole di Fedez, espresse nel corso della sua intervista di ieri sera a Che tempo che fa. Il rapper ha ripercorso la sua malattia e il percorso di psicoterapia affrontato. E, proprio a tal riguardo, ricorda le accuse ricevute dalla giornalista, che l’aveva attaccato per aver postato sui social le registrazioni delle sedute di psicoterapia.
Ieri sera, da Fabio Fazio, Fedez è tornato sull’argomento e, pur non nominandola, si è riferito alla Lucarelli: “All’epoca una giornalista che oggi non è più giornalista mi ha additato come narcisista patologico, dandomi una diagnosi a tutti gli effetti, come se fosse un medico, ma usando questa dicitura come sinonimo di pezzo di m*rda. Una persona che dovrebbe avere dimestichezza con le parole usa invece una patologia per fare diagnosi ad caz*um“.
Selvaggia Lucarelli, la replica a Fedez via social
Tuttavia è arrivata la pronta replica di Selvaggia Lucarelli. Attraverso un post condiviso su X (ex Twitter), la giurata di Ballando con le stelle ha tenuto a fare alcune precisazioni in merito all’intervista di Fedez: “Volevo dire a Fabio Fazio e a Che tempo che fa che nessuno ha mai utilizzato l’espressione “narcisista patologico” per Fedez e o il solo termine “narcisista” nella sua accezione clinica per Fedez. Mi pare evidente, proprio perché le parole sono importanti, che l’aggettivo narcisista ormai sia di uso comune e che sia utilizzato per dire “vanesio”. (e che “patologico” si usi spesso per dire “recidivo”). L’unico che a proposito di Fedez lo ha usato nell’accezione clinica è Fedez“.
Poi, in riferimento alla consegna del tesserino da giornalista, ha aggiunto: “Riguardo il mio non essere più giornalista, rimarcato come se fosse importante, ho raccontato io di aver riconsegnato il tesserino a giugno. Come Fazio ha riconsegnato il suo, un po’ di tempo fa. E non per questo qualcuno lo considera meno giornalista di prima, a patto che “meno giornalista” voglia dire qualcosa. Desideravo precisare, visto che si parlava in maniera imprecisa e scorretta di assenti. Grazie“.