Selvaggia Lucarelli difende il fidanzato Lorenzo dopo il caso della ristoratrice

Nelle ultime ore Selvaggia Lucarelli è stata attaccata dalla figlia di Giovanna Pedretti, la ristoratrice trovata morta due giorni fa che aveva dichiarato: “L’accanirsi è pericoloso. Grazie ‘signora’ per aver massacrato in via mediatica la mia mamma. Cerchi pure la sua prossima vittima”.  La giornalista, insieme al compagno Lorenzo, avevano infatti determinato come la recensione omofoba e contro i disabili alla quale la ristoratrice aveva risposto, in realtà fosse finta. Lucarelli si, dunque, lasciata andare ad una lunga riflessione sui social difendendo Biagiarelli: “Quello che non si può dire, è che ha avuto due sfortune: che la povera signora si sia suicidata (spero si capisca il senso) e che è il mio fidanzato. Se ogni volta che una persona finisce sulle cronache criticata per qualche motivo si suicidasse, i giornali dovrebbero chiudere.”



E ancora: “Però può succedere sempre, lo sappiamo, e succede più spesso di quanto le cronache raccontino. E non succede perché la sh1tstorm è troppo grossa. Questa è una semplificazione da bar. La bidella pendolare o la professoressa che aveva la relazione con lo studente si sarebbero dovute uccidere, allora. Il suicidio si inserisce in un quadro più complesso, purtroppo- salvo casi evidenti o eclatanti- non sempre immaginabile. ” Lucarelli aggiunge: “Le critiche possono essere una concausa, il che non vuol dire che si può offendere o denigrare. Perfino la povera Cantone aveva pregressi dolorosi. In questo caso specifico, poi, si continua a parlare di gogna e valanghe di commenti, ma è semplicemente falso. C’erano pochi commenti, oggi forse sul mio fb (in cui avevo solo condiviso il post di Lorenzo) ne vedete di più perché sono quasi tutti insulti. A noi. Ed è falso che la signora sia stata aggredita o manganellata, basta leggere la manciata di post”.



Selvaggia Lucarelli: “Di questa signora morta non importa nulla a nessuno”

Selvaggia Lucarelli ha continuato sui social il suo intervento sul caso della ristoratrice presumibilmente morta suicida: “Di questa signora morta non importa nulla a nessuno. Ognuno la sta usando per banchettare alla sua tavola. La politica (che mi usa per dire “la sinistraaaaa”. Ma sinistra a chi? Quale sinistra?). I colleghi a cui stavo poco simpatica (si sono presentati tutti all’appello, nessuno che abbia almeno finto di non godere per la morte della signora).”

E ancora: “I giornali stessi, che possono continuare con la narrazione rassicurante “non siamo mica noi! È la solita cattivona di Selvaggia!”. Da cui ovviamente si prendono notizie o distanza a seconda della comodità del momento. E le tv, ci mancherebbe. Chiudo dicendo che essere associati a suicidi con questa facilità SUI GIORNALI e questa goduria generale potrebbe uccidere molto più che una critica per aver raccontato una bugia, ma alla fine se mai si ammazzasse qualcuno si potrebbe sempre dare la colpa ai social. Gli unici, in questo caso, che avevano raccontato la verità. E se l’avevano raccontata con ferocia (invito a leggere il post di Lorenzo) la domanda con cui vi lascio è: come mai, prima del tragico gesto, nessuno se ne era lamentato?” conclude la giurata.