Perdere peso con una pillola potrebbe essere possibile. I farmaci iniettabili per i diabetici) a base di semaglutide, spesso introvabili per chi ne ha bisogno, sono noti per la loro capacità di indurre la perdita di peso. Due nuove ricerche mostrano proprio come il loro utilizzo per via orale possa aiutare a dimagrire. I due studi, pubblicati su The Lancet e presentati durante il congresso dell’American Diabetes Association, hanno mostrato come persone obese o sovrappeso che hanno assunto ogni giorno per via orale 50 milligrammi di semaglutide hanno avuto più o meno gli stessi risultati delle iniezioni settimanali che contengono 2,4 milligrammi di principio attivo. La pillola è stata assunta 30 minuti prima di mangiare o bere, al mattino.
Il primo studio ha monitorato per 16 settimane 667 persone obese o sovrappeso con almeno una malattia correlata, ma non il diabete. I volontari alla fine della sperimentazione hanno perso circa il 15% del loro peso corporeo, sei volte in più quello del gruppo placebo. Il secondo lavoro si è invece concentrato sui dosaggi di semaglutide orale in relazione alle persone con diabete di tipo 2. Hanno partecipato circa 1.600 persone divise in tre gruppi e hanno ricevuto dosi giornaliere di 14 milligrammi, 25 milligrammi o 50 milligrammi. Chi ha ricevuto le dosi maggiori ha perso più peso. Entrambi gli studi sono stati finanziati da Novo Nordisk, che produce farmaci a base di semaglutide.
Non mancano gli effetti collaterali
Dai due studi sul semaglutide è emersa non soltanto la capacità di far perdere peso ai partecipanti ma anche effetti collaterali. Maggiore è la dose di semaglutide orale assunta, più si verificano effetti collaterali. L’80% di coloro che hanno assunto semaglutide per via orale nel primo studio ha dovuto fare i conti con problemi gastrointestinali come vomito, nausea, costipazione o diarrea. Il 13% ha parlato di sensazione cutanea alterata che assomigliava a un formicolio. Tra i partecipanti allo studio, la maggior parte della popolazione era bianca e di sesso femminile.
Effetti collaterali simili anche anche nel secondo studio che ha coinvolto persone con il diabete: l’80% di coloro che hanno assunto la dose da 50 milligrammi ha riportato effetti avversi, più frequentemente problemi gastrointestinali. Quelli che hanno assunto 14 milligrammi di principio attivo hanno invece riportato meno effetti. Il 13% delle persone che hanno assunto 50 milligrammi ha dovuto smettere di prendere il farmaco anticipatamente. Anche in un precedente studio il 74,2% dei partecipanti che aveva ricevuto 2,4 milligrammi di semaglutide aveva accusato disturbi gastrointestinali.