Le ambizioni cinesi sui semiconduttori alimentano la fuga di cervelli europei: le cifre riportate da Bloomberg non lasciano spazio a dubbi. Più di 30 mila lavoratori delle aziende tecnologiche europee si sono trasferiti in Cina negli ultimi venti anni, portano il know-how del settore. Pechino brama in campo tecnologico, in particolare nel settore dei semiconduttori, area in cui gli Stati Uniti e i Paesi alleati hanno esteso i divieti di esportazione nell’ultimo anno



La società di sicurezza Strider Technologies Inc., con sede nello Utah, ha estratto dati open source, tra cui riviste scientifiche, depositi di brevetti e altri documenti pubblici in Cina per misurare la migrazione precedentemente non quantificata. Conclusioni respinte dal ministero degli Esteri cinese in una nota: “Questa società americana ha precedentemente pubblicato una serie di rapporti pieni di informazioni false che diffamano e attaccano la Cina. Lo scambio di talenti della Cina con l’estero non è diverso da quello di altri paesi”.



Semiconduttori, fuga di cervelli dall’Europa alla Cina

I funzionari statunitensi per anni hanno acceso i riflettori sulla strategia della Cina di incentivare il furto di proprietà intellettuale con un vasto sistema di sovvenzioni in denaro, agevolazioni fiscali e altri vantaggi progettati per indurre i cittadini cinesi che vivono all’estero a riportare competenze e segreti commerciali. L’amministratore delegato di Strider, Greg Levesque, ha affermato che Pechino “considera la leadership nel settore dei semiconduttori vitale per i suoi obiettivi militari e commerciali e nulla la dissuaderà dal perseguire tali sforzi. Le barriere legali e commerciali negli Stati Uniti li spingeranno solo a intensificare le operazioni altrove”, riporta Bloomberg. Le aziende europee che hanno perso la maggior parte dei dipendenti a causa delle aziende cinesi includono Nokia Oyj, Ericsson AB, Siemens AG, Robert Bosch GmbH e NXP, secondo il rapporto. Queste aziende insieme danno lavoro a circa 950.000 persone. Huawei Technologies Co., ZTE Corp., Lenovo Group Ltd. e Nexperia di Wingtech Technology Co. erano tra i beneficiari.

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