Bassirou Diomaye Faye è il nuovo presidente del Senegal. Il candidato dell’opposizione ha vinto al primo turno delle elezioni presidenziali e ha una particolarità che non è passata inosservata neppure in Occidente: è bigamo. L’uomo ha due mogli: Marie, cristiana, e Absa, musulmana. Si tratta di una prima volta per il Paese, che dall’anno della sua indipendenza, ossia il 1960, non ha mai avuto un capo dello Stato con due first lady. Il 44enne è inoltre il più giovane presidente del Paese africano. Durante la campagna elettorale, parlando proprio della sua vita privata, Faye aveva detto: “Ho dei bellissimi bambini perché ho delle mogli meravigliose. Sono molto belle. Rendo grazie a Dio che sono sempre pienamente al mio fianco”.



Il presidente con Marie ha quattro figli, tre maschi e una femmina, mentre con Absa non ne ha nessuno. Come spiega TgCom24, la prima moglie del presidente viene dal suo stesso villaggio: anche lei ha 44 anni e sono sposati da quindici anni. Il matrimonio con Faye è invece molto più recente: i due si sono sposati poco più di un anno fa e ancora non hanno avuto altri bambini.



Il presidente Faye: “Mi impegnerò nella lotta alla corruzione”

Faye, candidato anti-sistema dell’opposizione, ha vinto le elezioni presidenziali in Senegal con il 54,28% dei voti, contro il 35,79% di Amadou Ba. La sua è una storia particolare non solamente per la bigamia, che lo rende primo nel Paese ad avere due mogli. Il premier, infatti, è passato dal carcere alla poltrona: si trovava dietro le sbarre fino a pochi giorni prima perché era stato condannato per oltraggio alla corte, diffamazione e atti suscettibili di compromettere la pace pubblica. L’amnistia, validata dalla Corte costituzionale di Dakar, gli ha permesso di concorrere per le elezioni nel Paese.



La sua promessa, dopo le elezioni, è stata questa: “Mi impegno a governare con umiltà. Mi impegno nella lotta alla corruzione”. Nel suo primo discorso ufficiale, ancora, ha spiegato: “La mia elezione è una scelta di rottura con il sistema vigente nel Paese”. I suoi “progetti prioritari” saranno la “riconciliazione nazionale”, la “ricostruzione delle istituzioni” e la “riduzione significativa del costo della vita” come ha spiegato. Il presidente sarà inoltre impegnato a “combattere la corruzione a tutti i livelli”. Rassicurazioni sono state rivolte anche alla comunità internazionale: “Il Senegal manterrà sempre la sua posizione, rimarrà il Paese amico e l’alleato sicuro e affidabile di ogni partner che si impegnerà con noi in una cooperazione virtuosa, rispettosa e reciprocamente produttiva”.