Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è intervenuto in collegamento audiovisivo nel corso della trasmissione di La 7 “In Onda”, condotta da David Parenzo e Concita De Gregorio. In particolare, il titolare del dicastero capitolino ha risposto ad alcune domande sulla pandemia di Coronavirus, con riferimento a un eventuale ritorno del generale Figliuolo per la gestione della campagna vaccinale relativa alle quarte dosi: “Ora c’è il generale Petroni, che sta facendo un lavoro prezioso e proprio ieri ha diramato le linee guida per questa ulteriore campagna di vaccinazione nelle regioni – ha affermato Speranza –. Negli ultimi mesi siamo stati in una fase oggettivamente diversa di contrasto al Covid. Le autorità europee lunedì hanno dato un’indicazione molto netta e anche in Italia è stato dato il via alla quarta dose per gli over 60″.



Roberto Speranza ha poi sottolineato di essere convito di aver fatto bene a dire in tutti questi mesi che il problema Coronavirus non fosse magicamente evaporato, ma, al tempo stesso, è chiaro chenon si può pensare di affrontare questa stagione del Covid come nel 2020. Allora non avevamo i vaccini, i monoclonali e il 90% degli over 12 che avevano completato il ciclo primario. Gli asintomatici? Devono restare a casa. Io sono molto contrario all’idea che un positivo possa uscire. Tutti i positivi devono rimanere in casa”.



ROBERTO SPERANZA: “MASCHERINE A SCUOLA A SETTEMBRE? CI AUGURIAMO DI NO, MA…”

Nel prosieguo della sua intervista a “In Onda”, Roberto Speranza ha anche affrontato la questione mascherine, dicendo: “Al chiuso sono raccomandate, ma sono obbligatorie nella stragrande maggioranza dei mezzi pubblici del nostro Paese. La raccomandazione significa comunque che c’è un’indicazione forte da parte delle istituzioni a utilizzarle. Mascherine a scuola a settembre? Ci auguriamo di no, ma potremo valutare la situazione solo quando il quadro epidemiologico sarà più chiaro. Ad oggi non abbiamo tutti gli elementi utili per valutare”.



Chi ha fatto tre dosi di vaccino anti-Covid e poi si è contagiato, per 120 giorni dalla data del contagio non deve ricorrere al secondo booster, mentre la sentenza del tribunale fiorentino a favore della psicologa sospesa dall’ordine perché non vaccinata ha fatto indignare Speranza: Dire che gli effetti del vaccino ad oggi non sono prevedibili per la salute rende la sentenza irricevibile e priva di ogni evidenza scientifica. Dobbiamo semplicemente vergognarci. Di solito per formazione politica sono molto rispettoso per il lavoro dei magistrati, ma in questo caso non posso non dirlo”.