Sentieri selvaggi, diretto da John Ford
Martedì 11 giugno, andrà in onda, nel pomeriggio di Rete 4, alle ore 16.15, il film western del 1956 dal titolo Sentieri selvaggi. La pellicola è diretta dal celebre regista John Ford, film maker entrato nella storia cinematografica per l’imponente produzione di film western, che gli valsero ben 4 Premi Oscar alla regia. Le musiche hanno invece la firma del compositore statunitense Max Steiner, che aveva già lavorato con Ford in La pattuglia sperduta (1934) e Il traditore (1935).
Il protagonista è interpretato dalla stella di Hollywood John Wayne, grande amico di John Ford, con cui collaborò in venti pellicole su un periodo di trentacinque anni. Al suo fianco l’attore statunitense Jeffrey Hunter, che lavorerà nuovamente con il regista in L’ultimo urrà (1958) e I dannati e gli eroi (1960). Nel cast anche l’attrice statunitense Vera Miles, che verrà diretta da Ford anche in L’uomo che uccise Liberty Valance (1962), e l’attrice statunitense Natalie Wood, che aveva raggiunto il successo l’anno precedente grazie alla sua interpretazione in Gioventù bruciata accanto a James Dean.
La trama di Sentieri selvaggi: la vita on the road come richiamo irresistibile contro il focolare domestico
Sentieri selvaggi racconta le vicende di Ethan Edward, un giovane e valoroso militare tornato in Texas al termine della guerra di secessione. Ad aspettarlo suo fratello con i suoi bambini, uno dei quali è stato adottato ed è per metà di sangue pellerossa. All’inizio il protagonista, ancora sconvolto dalla violenza della guerra, si dimostra particolarmente ostile nei confronti del ragazzino, mentre nel frattempo diventano sempre più forti i sentimenti che nasconde nei confronti della moglie del fratello, Martha.
Un giorno arriva nella proprietà il reverendo-capitano Clayton che arruola il fratello di Ethan, Aaron, e il figlio adottivo Martin per rintracciare una banda di razziatori di bestiame che stanno assalendo le fattorie della zona.
Il protagonista decide però di partire al posto del fratello, convinto che i colpevoli di queste razzie siano una tribù di indiani Comanche.
I suoi sospetti si riveleranno fondati, infatti i Comanche stanno attaccando i bestiami nel tentativo di convincere i bianchi a lasciare le loro terre. Durante l’assenza di Ethan, gli indiani raggiungono la sua proprietà, uccidendo tutti gli uomini presenti e rapendo le donne. Ethan e Martin partono quindi in cerca di vendetta, viaggio che durerà ben due anni. Dopo diverso tempo riescono a ritrovare una delle ragazze rapite, ma è proprio quest’ultima a chiedere loro di andarsene poiché ormai si è costruita una vita con la tribù di indiani.