Andrea Margelletti, presidente del Centro Studi Internazionali, è intervenuto in qualità di ospite ai microfoni di “Porta a Porta”, trasmissione di Rai Uno condotta dal giornalista Bruno Vespa e andata in onda nella serata di giovedì 5 maggio 2022. L’occasione si è rivelata propedeutica a intavolare una discussione circa le dinamiche che accompagnano la guerra in corso di svolgimento in landa ucraina e avviata dalla Russia di Vladimir Putin lo scorso 24 febbraio. Ad oggi, sono esattamente 71 i giorni di conflitto e il terrore e la distruzione che si registrano nell’Est Europa non sembrano ancora destinati a scemare, purtroppo.



Margelletti, intanto, ha promosso le parole del ministro della Difesa italiano, Lorenzo Guerini: “Si è dovuto saggiamente inventare un modo per non essere sgarbato di fronte a chi fa discorsi insensati. Non esistono armi offensive o difensive. Una pistola in mano a un rappresentante delle forze dell’ordine è un’arma difensiva, una pistola in mano a un mariuolo è invece un’arma offensiva. Discorso analogo per ciò che concerne i carrarmati. Dipende dall’uso che se ne fa”.



ANDREA MARGELLETTI: “SE NON DESSIMO ARMI ALL’UCRAINA, FAREMMO UN FAVORE A MOSCA”

Nel prosieguo di “Porta a Porta”, Andrea Margelletti ha espresso il proprio punto di vista anche in merito alla fornitura di armi da parte dei Paesi stranieri all’Ucraina. Un argomento oltremodo divisivo in queste settimane, anche nel Belpaese, dove da una parte c’è chi sostiene con forza la necessità di armare Kiev e le altre città ucraine, mentre, dall’altra, c’è chi rifugge questa ipotesi, evidenziando come non si debba alimentare lo scontro armato con ulteriori forniture dal Vecchio Continente.



Andrea Margelletti ha quindi asserito: “Bisogna sottolineare e dire sempre che, senza le armi agli ucraini, le forze armate ucraine e il governo di Kiev capitolerebbero all’istante. Se non dessimo armi, faremmo un favore a Mosca. La NATO non ha missili a lungo raggio da regalare agli ucraini”.