Luciano Canfora affronta il profondo legame tra schiavi, economia e guerre all’epoca dell’impero romano. Durante l’intervento in occasione del Festival Internazionale dell’Economia a Torino, lo storico ha parlato di un “periodo di conquiste territoriali sanguinosissime che hanno dilatato la Repubblica romana, trasformandola in Repubblica imperiale con un sistema di province che va dalla Spagna alla Siria, dall’Egitto alla Germania”, una vera e propria epoca “di dilatazione costante che comportò l’acquisizione sistematica di prigionieri che diventano schiavi e quindi popolano gli ergastoli dei proprietari, che possono essere sia latifondisti sia gestori di miniere come avvenne in Spagna, c’è un’espansione che vede insieme strettamente connessi un fenomeno di guerra conquista e di acquisizione di masse di schiavi”.
Lo storico Luciano Canfora ha quindi mostrato come “dopo un lungo periodo, dal conflitto con Taranto nel 280 a.C. alle guerre puniche, dai conflitti interni alla dilatazione verso oriente, verso Macedonia e Siria, c’è una lunga pace augustea nella quale questo meccanismo di incremento territoriale a cui corrisponde l’incremento di manodopera schiavile si arresta, ristagna”. A questo punto “se un’economia si fonda essenzialmente sul lavoro dipendente non libero, con varie differenziazioni da una realtà all’altra, al venir meno della macchina che produce oro e schiavi l’economia comincia a regredire e ristagnare anch’essa”.
Schiavi e guerra, pilastri dell’economia dell’impero romano: “essenzialmente schiavista”
Dopo aver esaminato il profondo legame tra l’economia dell’impero romano, le guerre e l’acquisizione di schiavi, lo storico Luciano Canfora spiega che questo è il motivo per cui “una delle spiegazioni più ovvie dell’impresa puramente aggressiva compiuta da Traiano in Dacia, colpendo un regno che non aveva in realtà nessun motivo di contrasto con l’impero romano, è la necessità di incrementare ancora una volta le due fonti fondamentali della ricchezza su cui sui fonda meccanismo economico dell’impero” perché “500.000 schiavi sono un’iniezione di forza lavoro nell’economia romana, che continuerà a essere essenzialmente schiavista ancora per molto tempo”.
Luciano Canfora ha tenuto la conferenza dal titolo ‘Sparta, Atene, Roma: guerra e schiavi nelle economie antiche’ presso l’Auditorium Grattacielo Intesa Sanpaolo in occasione del Festival Internazionale dell’Economia a Torino, approfondendo il tema dell’approvvigionamento di manodopera tramite conquista militare nel periodo dell’impero romano, a causa del profondo legame con l’economia dell’epoca.