INCONTRO IN UNIVERSITÀ DI PADOVA SULLE “CRISI MONDIALI”: TEMI, ORARI E OSPITI
Serve coraggio per fare la pace, ma l’impulso dato da Papa Francesco in questa epoca “speciale” di costante rischio di terza guerra mondiale sembra non smuovere realmente i grandi attori internazionali. Si parlerà di questo e di molto altro nell’incontro previsto presso l’Università di Padova mercoledì 30 ottobre 2024 alle ore 11, organizzato dall’associazione culturale PadovaLegge e con il patrocinio di UniPadova: l’incontro è gratuito ed è possibile iscriversi online a questo indirizzo o mandando mail a info@padovalegge.it. Tra gli altri, l’intervista al vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani porta al centro della discussione il ruolo chiave dell’Italia al centro del Mediterraneo, alleata strategica della NATO ma anche elemento di potenziale dialogo sia nella crisi in Medio Oriente che nella “eterna” guerra tra Ucraina e Russia.
All’interno del ciclo di incontri su “Le crisi mondiali”, l’evento di mercoledì dal titolo “Senza pace. Le guerre interrogano l’Italia” si terrà alle ore 11 presso l’Aula Magna “G. Galilei” dell’Università di Padova, in via VIII Febbraio 2. Ad aprire l’evento i saluti della rettrice Daniela Mapelli e del presidente onorario di PadovaLegge, Fabio Pinelli: presenta l’incontro il presidente attuale di PadovaLegge, Paolo Possamai, cui seguirà una relazione introduttiva del giornalista e Presidente della Biennale di Venezia Pietrangelo Buttafuoco. L’intervista al Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani sarà a cura della giornalista e già inviata di guerra Giovanna Botteri: sul tavolo, oltre alle “incendiarie” guerre di questi giorni, anche il complesso snodo geopolitico che si aprirà dopo le Elezioni Usa oltre alla potenziale dramma in corso a Taiwan con la Cina che “preme” ai confini dell’isola ribelle.
LE GUERRE SI ESPANDONO E IL MONDO RISCHIA DI RIMANERE SENZA PACE: L’APPELLO DEL MINISTRO TAJANI
Come ha ricordato nel recente G7 dello Sviluppo a Pescara, il vicepremier Antonio Tajani fonda sul nostro Paese una speranza di “faro” per il dialogo geopolitico dei prossimi mesi: dal Medio Oriente all’Ucraina, passando per le turbolenze nel Nord-Africa e nel Sud-Est asiatico. «La cooperazione allo sviluppo è il vero strumento di pace, crescita e stabilità: temi che abbiamo posto al centro della Presidenza italiana del G7», ha spiegato il Ministro degli Esteri da poco rientrato dalla missione in Libano nel pieno dello scontro fra Hezbollah e Israele. Se ne parlerà al centro dell’incontro di PadovaLegge proprio per inserire il teatro mediorientale nel più ampio “puzzle” geopolitico che rischia di tenere il mondo sempre più in un “limbo” senza pace.
È proprio il Governo Meloni ad aver ribadito in questi giorni il sostegno italiano e occidentale alla causa dello Stato ebraico, chiedendo però un cessate il fuoco completo tra Gaza e il Libano, con possibili aperture lasciate da Netanyahu visto lo “sgonfiarsi” (per il momento) del pericoloso scontro a distanza con l’Iran. Continuano gli scontri nella Striscia, così come le situazioni pericolose in cui si trova la missione Unifil dell’ONU, da ultimo il missile lanciato da Hezbollah contro la base di Naqoura: secondo il Ministro degli Esteri Tajani, intervistato dal Messaggero, sono state compiute reazioni e contro-reazioni tra Iran e Israele, perciò ora è giunto il momento della diplomazia «per salvaguardare le popolazioni civili», il vero passo in avanti che anche l’Occidente deve compiere per frenare la spirale di violenza. L’incontro di Padova rappresenta sì un momento di analisi politica, ma anche la possibilità di stimolare una riflessione sociale, culturale ed educativa in merito ad un periodo storico di assoluta instabilità tanto geopolitica quanto, probabilmente, umanitaria. Come ripete di continuo Papa Francesco, ogni persona è chiamata in questo tempo ad essere «artigiano di pace», unendo dove possibile e lasciando le divisioni che per troppo tempo hanno dominato i rapporti tra le nazioni, in quanto «solo la pace è santa».