La fine del Reddito di cittadinanza voluta da Giorgia Meloni sembra star producendo i primi timidi risultati positivi sull’occupazione in Italia, ed in particolar modo nelle regioni del Centro, che stanno attraversando un piccolo boom di assunzioni. Complessivamente, infatti sono ‘solamente’ poco meno di un milione gli attuali beneficiari dell’Assegno di inclusione (Adi), la misura economica complementare al Supporto per la formazione, che ha preso il posto del reddito dei Cinque stelle.



Si ricordi, a puro titolo esemplificativo, che il Reddito di cittadinanza a dicembre 2022 contava oltre 2 milioni di beneficiari, dato già di per sé identificativo della differenza con l’Adi, che tuttavia deve entrare ancora a pieno regime e per ora può restituire solo un’immagine sommaria della sua diffusione. Nonostante questo, però, le richieste di accesso all’Adi sono state minori delle aspettative, specialmente al Nord e al Centro, dove si contano appena il 20% di domande. Nel Sud, invece, che già era l’area geografica con maggiore diffusione del Reddito di cittadinanza (ovvero il 63% dei beneficiari totali), si contano un buon 80% di domande di adesione all’Adi, comunque ampiamente inferiori rispetto al trend del reddito pentastellato.



L’occupazione nel Centro Italia senza Reddito di cittadinanza

Soffermandoci sul Centro Italia, le adesioni all’Adi si attestano attualmente a quattro punti percentuali sotto quelle del Reddito di cittadinanza. Beneficiano dell’Assegno, infatti, poco meno di 30mila famiglie nelle regioni centrali, pari al 10% dei possibili beneficiari in tutto il paese. Differentemente, a novembre erano circa 115mila le famiglia a beneficiare del RdC, corrispondenti al 14% del totale dei nuclei che ne beneficiano a livello nazionale.

Dalla fine del Reddito di cittadinanza, inoltre, sembrano essere cresciute le assunzioni, che nei primi nove mesi del 2023 sono state, complessivamente, 733mila, con un aumento di 8mila rispetto a quelle dello stesso periodo dell’anno precedente. L’80% dei contratti, inoltre, sono a tempo determinato, con una maggiore incidenza nel settore turistico e commerciale, inclusivo di alberghi, ristoranti e bar. Similmente, senza il Reddito di cittadinanza sono aumentate anche le assunzioni nei settori della grande distribuzione organizzata e della logistica.