Con la fuoriuscita di Matteo Renzi dal Partito Democratico, la maggioranza di Governo M5s-Pd-LeU potrebbe allargarsi: questa la previsione di Federico Fornaro in una lunga intervista rilasciata ai microfoni de Il Foglio. Fresco di nomine di sottosegretari e viceministri, il Conte-bis è già al lavoro per tentare di dare la svolta dopo la crisi gialloverde, anche se non mancano i malumori. E’ caos nel Pd e sono sempre più insistenti le voci di un addio di Renzi ai dem per “mettersi in proprio”. Una mossa che potrebbe dare forza alla nuova maggioranza giallorossa, secondo il capogruppo di Liberi e Uguali: «In teoria, potrebbe perfino allargare il perimetro della maggioranza coinvolgendo nel suo progetto anche parlamentari altre forze moderate». Ma attenzione: bisognerebbe prima «capire quanto ci si può fidare» e, soprattutto, se «sarebbe in grado di fare il bravo».



FEDERICO FORNARO: “SENZA RENZI, GOVERNO M5S-PD-LEU PUO’ ALLARGARSI”

 Federico Fornaro ha poi sottolineato che la scissione renziana nel Pd è tracciata «un po’ perché lui non sa e non può fare il secondo di nessuno e un po’ perché lui appartiene a una storia che non è certo assimilabile a quella della sinistra». E l’esponente di Liberi e Uguali non sembra avere dubbi sul futuro della politica italiana: a suo avviso, la geografia cambierà radicalmente nel giro di tre anni, citando come esempio il dem Dario Franceschini che «vede in questo nuovo governo non una soluzione di emergenza, ma l’embrione di un nuovo centrosinistra organico». Infine, una battuta sul capo del movimento Pierluigi Bersani: «Io credo che a Bersani si debba innanzitutto chiedere scusa, visto che quando disse, tre anni fa, che il M5s è un partito radicale di centro, fu sommerso dalle critiche».

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