L’ultimo rapporto stilato dalla Federazione delle organizzazioni nazionali che lavorano con i senzatetto (Feantsa) parla di una condizione impietosa in tutta Europa. Negli ultimi anni, infatti, secondo il rapporto è continuato ad aumentare nella maggior parte degli Stati il numero di persone che vivono ogni giorno senza dimora, senza un pasto, senza compagnia, privati in generale di tutti i diritti base su cui può contare la popolazione.



A livello numerico, complessivamente, in Europa sono quasi 1 milione i senzatetto (per l’esattezza 895mila), ovvero l’equivalente della popolazione di città come Torino o Marsiglia. Il dato, tuttavia, potrebbe essere ampiamente sottostimato, perché non tutti i paesi disponevano di dati sulle sei categorie di censimento utilizzate nel rapporto (che tengono conto anche di coloro che utilizzano gli alloggi di emergenza, o vivono occasionalmente a casa di amici e parenti). Prendendo il dato per appurato, però, a livello di singoli stati, il numero maggiore di senzatetto si registra in Germania, dove sono più di 262mila, seguita dalla Francia, con più di 209mila persone senza fissa dimora. Terzo, impietoso, posto per l’Italia con oltre 96mila persone in condizione di povertà assoluta. Bene, invece, per l’Estonia e la Finlandia, dove sono rispettivamente poco più di mille e più di 3mila.



Feantsa: “I governi non fanno abbastanza per i senzatetto”

Insomma, seppur con un paio di casi eccezionali, il numero di senzatetto è in aumento in tutta Europa. Infatti, escluse Finlandia e Danimarca dove il numero è effettivamente diminuito, il rapporto “evidenzia il fallimento dei Paesi europei nel rendere l’alloggio un diritto fondamentale”. A poco, secondo la Feantsa, è servito l’impegno assunto dagli stati membri per combattere il problema entro il 2030, sottolineando la necessità di emulare l’operato danese.

Secondo il rapporto, però, gli stati, oltre a curarsi del problema dei senzatetto, dovrebbero anche tenere sotto controllo la questione delle abitazioni fatiscenti. Queste sono caratterizzate da eccessiva umidità, muffa, sovraffollamento, servizi igienici inadeguati, buio e rischio incendio, e colpirebbe “milioni di persone” in tutta Europa. In questo caso il primato negativo spetta all’Ungheria, dove ne è afflitta quasi la metà della popolazione, mentre in Bulgaria una famiglia su otto non dispone di un bagno interno. Così come per i senzatetto, male anche in questo caso per la Francia, dove è quasi un quinto della popolazione a vivere in una casa fatiscente.