Serafina Scialò, ex moglie di Umberto Tozzi, era ancora innamorata del cantante. A rivelarlo è stata un’amica della donna, Gloria Cuzzi, profondamente scossa per la notizia della scomparsa della sua vicina di casa. “L’ultima volta che l’ho cercata – ha confessato la donna in un’intervista pubblicata dal “Corriere della Sera” – era proprio a ridosso di Natale. Le ho scritto, ma non mi ha risposto. Ho visto anche che da qualche giorno non entrava in rete. Ho pensato che probabilmente si era riconciliata con suo figlio Nicola e che quindi volesse trascorrere in santa pace le festività, magari anche con altri parenti. Insomma, ero molto tranquilla. Poi, la notizia che mi è piombata addosso come un ciclone”. Come abbiamo raccontato sulle nostre colonne, il corpo di Serafina Scialò è stato rinvenuto nella giornata di venerdì 17 gennaio dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Udine, recatisi sul posto con i vigili del fuoco. L’intervento di questi ultimi si è reso necessario per forzare la porta dell’appartamento della malcapitata, che è dunque perita in solitudine, senza mai smettere di pensare a Umberto Tozzi. “Io sono certa che lei lo amasse ancora, nonostante tutto”, ha aggiunto l’amica.
SERAFINA SCIALÒ, EX MOGLIE TOZZI – L’AMICA: “UMBERTO È STATO IL SUO UNICO UOMO”
Serafina Scialò, ex moglie di Umberto Tozzi, è deceduta nella sua abitazione di Udine, e l’amica Gloria Cuzzi non smette di ripensare al suo stato d’animo: “Non soltanto penso che lei fosse ancora innamorata di Umberto, ma sono anche certa che, dopo che si sono lasciati, nella sua vita non ci sia stato più alcun fidanzato”. Una conferma ufficiale a questa affermazione non potrà mai pervenire, ma Cuzzi si dice pienamente convinta di quanto asserito, anche quando il “Corriere della Sera” le ricorda le accuse dell’artista, secondo cui l’ex consorte gli avrebbe sottratto 450 milioni di lire. “Mi sembra tutto così strano… So per certo che, una volta, rientrata a Udine Serafina ha sempre dovuto arrabattarsi economicamente. La mia amica era una generosa, era anche facile approfittare di lei. Mi ricordo con quale entusiasmo mi riferiva di come collaborava con Umberto, svolgendo di fatto anche il compito di commercialista”. Nel frattempo, per Serafina Scialò è giunto il momento dell’ultimo saluto, con il nulla osta che la Procura ha concesso per la sua sepoltura. Si è trattato quindi di morte naturale, che, di fatto, era l’ipotesi più quotata fin dalle battute d’esordio di questa triste pagina di cronaca.