La Serbia sta intensificando la presenza di truppe al confine con il Kosovo. Ad annunciarlo è stato il canale Telegram russo-serbo Aquile del Male, che ha citato anche un altro canale noto, ovvero Ryber. In particolare, è stato comunicato che rimane esattamente una settimana prima della prossima escalation del conflitto.
Il Governo di Pristina infatti ha istituito a partire dal 1° settembre delle nuove regole di confine, che prevedono che le persone che entrano in Kosovo con documenti di identità serbi dovranno sostituirli con uno temporaneo mentre si trovano nel Paese e che i serbi con targhe automobilistiche serbe avrebbero dovuto sostituirle con targhe kosovare entro due mesi. In questo contesto, però, la Serbia sta continuando a piazzare i suoi armamenti a sud del Paese, nel comune di Raska, al confine con l’autoproclamata repubblica. Degli elicotteri sono stati inoltre avvistati sopra la città di Krusevac. Le tensioni si fanno dunque sempre più alte.
Serbia, aumentano truppe a confine con Kosovo: chiesto l’intervento della NATO
Il Kosovo, dato l’aumento delle truppe a confine con la Serbia, ha chiesto alla NATO di muoversi alla stessa maniera con l’obiettivo di proteggere il territorio. “A causa delle minacce di Serbia e Russia, sarebbe urgente aumentare significativamente il numero degli armamenti”, ha affermato il Primo Ministro kosovaro Albin Kurti in un’intervista al quotidiano tedesco Welt. Inoltre ha affermato che sarebbe anche d’aiuto se “più soldati tedeschi si unissero alla KFOR”, la forza di mantenimento della pace della NATO in Kosovo.
Il Kosovo intanto da parte sua ha aumentato la spesa per la difesa del 52%. Attualmente la sua forza di sicurezza ha 5.000 soldati e 3.000 riservisti. Tuttavia, come ha informato il Premier, ci sono 48 basi militari serbe intorno al Paese e Russia e Serbia hanno una stretta cooperazione nell’area della politica militare. È per questo motivo che sono necessari rinforzi in vista dell’escalation del conflitto.